RACCONTO: "IL PITTORE E LE IRIDI"

Buongiorno miei cari lettori estivi ... Stamani vi tufferete in un nuovo ed emozionante racconto dell'autore mio conterraneo Joe Oberhausen Valdez, dal titolo "IL PITTORE E LE IRIDI." Da sempre sono stato attratto da tutto ciò che riluce e brilla, ammalia e poi attrae, sconvolge e quindi folgora. Che i suoi occhi fossero un effluvio di sapori, conseguenti passioni, una vampa di brace che incenerisce, me ne accorsi un giorno per caso, in un tempo che non ha riscontro oggettivo, se non quello di una mente che ricorda e affanna, quasi sperdendosi in pensieri che sovrastano la possibilità e la speranza. La sua voce era un incantamento, un’eco che strazia o rasserena, penetra nei capillari, e ridesta sangue e battiti, che poi tamburellano e risuonano dentro lo sterno come la bocca di un cannone. Era proprio superba e trascendentale. Lo sguardo celava sensualità e delizie che avrei voluto assaporare con ingordigia, come un cinghiale che sbava, ché già mi sconvolge...