RECENSIONE: "IL PRIMO UCCISORE". GIANSTEFANO FORESTI.


Buongiorno miei cari lettori... Oggi ho il piacere di presentarvi una lettura davvero coinvolgente; il titolo in questione è: "IL PRIMO UCCISORE", dell'autore GIANSTEFANO FORESTI. 

Gianstefano Foresti (Sarnico, 1976) è un accanito lettore di fumetti. Diplomato in ragioneria a indirizzo linguistico, è ora Direttore Commerciale di un’importante azienda.
Ha avuto esperienze lavorative in giro per il mondo: alcuni anni in Germania e negli Stati Uniti, oltre a ulteriori permanenze in Stati europei e non.
Parla 5 lingue, è musicista e sportivo oltre che amante di viaggi e fotografia, ma il matrimonio e la nascita dei suoi figli hanno ridefinito le priorità della sua vita.
“Il primo uccisore” è il suo romanzo d’esordio
.


Sinossi 

La tranquillità di un piccolo paese della provincia bresciana viene stravolta da un omicidio inquietante e morboso, l’ultimo di una serie. Ed è quando l’Interpol si presenta alla porta del distretto di Polizia per reclamare informazioni su quel delitto, che l’ispettore capo Filippo Santacroce viene catapultato in una storia via via più tortuosa. Si tratta davvero di un killer seriale? L’unica certezza è che l’autore delle macabre opere comunica attraverso rompicapi e tatuaggi. Che anche lui si stia nascondendo da qualcuno? E soprattutto, perché vuole proteggere gli investigatori? Santacroce si troverà quindi proiettato in una storia al di là del tempo e dell’immaginario, il frutto di una programmazione ben precisa iniziata molto tempo prima. Le indagini apriranno squarci su una realtà terribile, una verità paradossale e inverosimile in cui la morte di povere donne è solo il mezzo per arrivare a qualcosa di molto più complesso. Per risolvere il caso, Santacroce non solo dovrà fare i conti con l’orrore, ma si troverà costretto a indagare su se stesso, sul suo passato e sulle insicurezze che lo attanagliano. E se questo fosse solo l’inizio?

Recensione a cura de La libraia matta 90

In questa storia il lettore si troverà molto spesso disorientato piacevolmente dalle tortuose vicissitudini che accadranno; perché tanti saranno i rompicapo di cui dovremmo venire a capo.
L' ispettore Santacroce si troverà dinnanzi as un omicidio del tutto anormale; in quanto la vittima giace nuda e colma di tatuaggi. 

Un omicidio crudelmente emblematico in quanto nasconde davvero parecchi segreti. 
Questo brutale omicidio vedrà anche coinvolta l'Interpol . L' ispettore si trova soltanto all'inizio di un terribile piano in cui dovrà andare pienamente a fondo rimettendoci quasi quasi anche la pelle. 

La storia è davvero particolarmente complessa è curata nei minimi dettagli dall'autore. Un genere che racchiude in se un insieme complesso di sottogeneri: dal noir, al thriller fino a sfociare nella fantascienza. 

Il terrore rappresenta l'asso nella manica dell'autore. L' arte è un altro indizio rappresentativo nel libro in quanto il serial killer comunica attraverso di essa.  Posso dire che ci troviamo di fronte ad una storia per nulla facile da seguire ma che pian piano con dedizione si riesce a far leggere e soprattutto a invogliare il lettore spingendolo nella curiosità più acuta di riconoscere il colpevole. La narrazione tassellata fanno di quest'opera un piccolo gioiellino del genere. 

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