Il fu Mattia Pascal




Buongiorno cari lettori, oggi parliamo di un classico intramontabile del drammaturgo, poeta ed autore agrigentino Luigi Pirandello. Il titolo dell'opera in questione è: "Il fu Mattia Pascal".

Dopo la morte del padre che aveva fatto fortuna al gioco, la madre di Mattia il nostro protagonista, il quale ha pure un fratello di nome Roberto, sceglie di dare in gestione l'eredita del marito a Batta Malagna, amministratore poco onesto che deruba giorno per giorno la famiglia Pascal. 

I due giovani eredi, sono troppo impegnati a divertirsi per occuparsi della gestione del patrimonio familiare . Mattia inoltre, mette incinta la nipote del Malagna, e quindi viene obbligato a sposarla per rimediare all'offesa provocata. 

Impoverito dalla mala gestione dell'eredità paterna, il protagonista deve impiegarsi come bibliotecario e vivere con la moglie a casa della suocera, donna arcigna e che lo disistima profondamente.

Non passa molto tempo che la vita matrimoniale diventa insopportabile e, dopo la perdita di entrambe le figlie, che amplifica la frustrazione dei coniugi, Mattia decide di partire in direzione Montecarlo, per tentare di arricchirsi al gioco. 
Le sue speranze vengono esaudite, il protagonista vince una somma considerevole alla roulette. Si rimette così in viaggio verso il paese natio, deciso a riscattarsi. 

Durante il viaggio in treno però, accade l'imprevedibile . Mattia legge sul giornale la cronaca di un suicidio avvenuto a Miragno e scopre con enorme stupore di essere stato identificato nel cadavere dello sventurato, già in stato di putrefazione e quindi poco riconoscibile. Dopo un primo momento di totale smarrimento, Mattia decide di cogliere l'occasione per fuggire da quella vita poco entusiasmante che lo attende a casa.

Abbandonata l'identità di Mattia Pascal, il protagonista adotta il nuovo nome di Adriano Meis, convincendosi che liberarsi dalla figura sociale di Mattia sia il primo passo per una nuova vita.

Dopo un periodo trascorso a vagare tra l'Italia e la Germania, Adriano si stabilizza a Roma dove prende in affitto una stanza dal Signor Paleari. Quì però il protagonista si scontra coi limiti intrinseci di un'esistenza al di fuori delle convenzioni sociali. Non possedendo documenti nè un'identità riconosciuta, non può denunciare un torto subito e soprattutto non può sposare la figlia del padrone di casa , Adriana, di cui nel frattempo si è innamorato. 

Frustrato dalla sua condizione, decide di rinunciare anche all'identità di Adriano Meis, di cui inscena il suicidio, e di riprendere la vecchia identità facendo risorgere Mattia Pascal. 

Tornato a Miragno, Mattia trova però una situazione ben diversa da quella che aveva lasciato. Sua moglie ha sposato un amico di vecchia data; inoltre i due hanno anche avuto una figlia. Mattia è dunque escluso anche da ciò che inizialmente con l'episodio fortunato della roulette aveva provato a fuggire e che ora vorrebbe recuperare. 

L'ordine sociale rappresentato dalla famiglia e dal matrimonio isola definitivamente Mattia, che può solo riprendere il suo precedente impiego di bibliotecario ritirandosi in una vita condannata al senso di estraneità dal mondo, la cui unica distrazione è la visita saltuaria alla propria tomba.

Luigi Pirandello ha dato vita ad un'idea molto originale con uno stile semplice, chiaro e lineare. L'umorismo e l'ironia fanno da padroni in quest'opera. Un umorismo che snellisce ed allo stesso tempo rinvigorisce la profondità concettuale.

Un'ironia che rende la lettura frizzante, agile ed estremamente scorrevole senza offuscarne il carattere toccante. 

Quella di Pirandello è la storia dell "uomo che morì tre volte", e affronta il tema dei ruoli sociali e dei vincoli rigidi entro i quali scorre la vita. La vita è un continuo movimento e cambiamento, e la forma è una specie di sistema sociale, di legge esterna, in cui l'uomo cerca di confermare e di fissare la vita; per questo l'uomo è prigioniero di queste forme, di questi schemi sociali in cui si rinchiude o da se stesso o per opera della società. 

In conclusione posso dire che il romanzo è uno di quelli che lasciano il segno, sia per l'originalità del soggetto che per la scelta stilistica che risulta ancora attuale. Ma soprattutto per la grande forza evocativa con cui le immagini vengono raccontate e materializzate. 

Pietra miliare della letteratura italiana. Da leggere assolutamente...


Buona giornata...
Buona lettura...
La libraia matta90❤❤❤

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