Maruzza Musumeci




Buon pomeriggio amici, oggi vi parlerò di una favola. Una favola dove appaiono i nomi degli antichi eroi come Ulisse e il mito delle sirene, magiche protagoniste che parlano e cantano citando gli antichi versi greci di Omero. 
Il titolo in questione è: "Maruzza Musumeci", dello scrittore e sceneggiatore italiano Andrea Camilleri. 

Il luogo in cui le vicende si svolgono è un piccolo podere dai connotati simbolici . "Ninfa" il nome della contrada. 
Terra bagnata dal mare, metafora d'approdo come l'Itaca di Ulisse. Il nostro protagonista Gnazio da esperto muratore, vi costruisce una casa secondo i canoni singolari dell'architettura. Diventa agricoltore, si dedica alla semina del frumento e alla piantagione di mandorli. 

Fra i tanti episodi della narrazione, appare il dialogo con la Gnà Pina, una sorta di vecchia maga, che conosce i segreti delle erbe utilizzate come rimedi naturali; a cui egli si era rivolto per manifestarle il desiderio di sposarsi. 

La scelta cade su Maruzza Musumeci. Al primo incontro l'innamoramento è immediato, ma fatti strani rivelano un mondo di incantesimi e di ritualità ancestrali. Sia Maruzza che la sua catananna Minica parlano tra di loro la lingua greca . Gli antichi versi di Omero, quelli dell'Odissea. 
Entrambe sono infatti le stesse sirene, un tempo incantatrici di Ulisse. Ora però con sembianze e comportamenti diversi. 

Nel giorno del matrimonio l'allegria e l'abbandono erotico-sensuale non mancano. La mattina seguente, dal terrazzo lei contempla il mare, mentre tiene tra le mani la grande conchiglia che, dall'India, un marinaio aveva portato a suo padre. Maruzza canta melodie d'incanto, inoltre quando avvertiva il bisogno di farsi sirena, si inabissava nella cisterna riempita d'acqua di mare. 

Il significato è evidente; dall'acqua si genera ogni cosa e in essa si tende a tornare come dicevano le parole che Maruzza cantava. La nascita dei  due figli, Cola e Resina, arricchisce la solidità della vita familiare e apre il microcosmo della casa di campagna al fascino della scoperta. 

Nella stabilità degli affetti fa però irruzione l'oscuro destino in cui vengono dapprima divorati il fratello e la sorella, anche se alla fine è pur sempre l'amore a prevalere sulle forze ad esso contrarie per un ammaliante processo di metamorfosi. 

E' molto commovente il momento in cui Gnazio muore sotto l'albero d'ulivo come egli aveva desiderato. 
Mentre la casa di campagna è distrutta dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, un soldato americano, prima di morire, viene colpito ad un orecchio dalla conchiglia in cui avevano cantato Maruzza e Resina. Come per incanto gli giunge da lontano un canto meraviglioso di donna.

Quella tra Gnazio e Maruzza non è una semplice storia d'amore, perchè i racconti di Camilleri non sono mai semplici racconti. Con la sapienza del grande maestro, l'autore riesce ad intrecciare a regola d'arte fantasia e realtà, storia e leggenda, amore e amarezza, trascinandoci in una favola dal gusto dolce-amaro e incantandoci con il suo linguaggio dialettale, simpatico e frizzante.

Sullo sfondo una Sicilia affascinante e tragica, dove la bellezza dei paesaggi si scontra con l'asprezza della vita, dove la limpidezza del mare e la serenità degli uliveti e dei mandorli in fiore, sono in contrasto con la triste situazione dei braccianti stagionali considerati come pidocchi. 

Una favola deliziosa questa di Camilleri, una favola che attraversa in modo lieve tanti temi importanti della vita.
Una storia sulla diversità che può unire invece che disgiungere. Un libro commovente, che contiene l'esplicito invito alla comprensione e all'accettazione dell'altro. 
Anche il lettore, non può che restare ammaliato dalla scrittura e dalla liricità del romanzo, che trasuda un sogno dai contorni sfumati di realtà, una realtà che appare e scompare come acqua del mare che si infrange sulla risacca, lasciando dentro il dolce canto muto della vera poesia.

Non ho altro da aggiungere amici miei; nonostante sia scritto in dialetto siciliano, ed è proprio questo che lo rende ancora più vero, lo straconsiglio.



Buona serata...
Buona lettura...
La libraia matta90💜💜💜



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