Romeo e Giulietta



Oggi in onore della festività di San Valentino, la giornata dell'amore in tutte le sue forme, vorrei parlarvi di uno dei romanzi più conosciuti, che esaltano simbolicamente questo tema. Il romanzo in questione è: "Romeo e Giulietta", del drammaturgo e poeta inglese William Shakespeare.

Nel prologo, composto in forma di sonetto elisabettiano, si introduce la vicenda di sfondo su cui si innesta la storia dei due sfortunati amanti; Romeo e Giulietta. A Verona due nobili famiglie i Montecchi e i Capuleti sono dilaniate da un conflitto senza risoluzione, che provoca disordini, morte e crea scompiglio tra i veronesi.

Il primo atto comincia proprio con una rissa tra le strade di Verona. I servi dei Capuleti hanno infatti provocato i servi dei Montecchi e la rissa degenera fino a scatenare una vera e propria battaglia, che coinvolge anche Benvolio nipote di Montecchi, che aveva in principio cercato di calmare gli animi. Interviene a sedare lo scontro il Principe della Scala, Signore di Verona, che estenuato dall’ atteggiamento dissennato delle due famiglie, dichiara che in caso di nuovi scontri condannerà a morte i capi delle due fazioni.

Benvolio incontra quindi il cugino Romeo, figlio dei Montecchi, che gli confida di avere il cuore infranto.
La bella Rosalina parente dei Capuleti, ha fatto un voto di castità e non ha intenzione di ricambiare l’amore che lui sente di provare per lei. Siccome  per la sera stessa è prevista una festa presso i Capuleti a cui sarà presente anche Rosalina. Romeo decide di introdursi di nascosto per vedere la giovane che ama.

Appena giunto al ballo, Romeo nota però la figlia dei Capuleti Giulietta, che non ha ancora quattordici anni e subito si dimentica di Rosalina. Giulietta, per la quale i Capuleti hanno indetto la festa nella speranza di farla sposare col nobile Paride, si innamora anch’essa di Romeo. I due giovani si baciano prima di scoprire le rispettive identità. Romeo nel frattempo è controllato da Tebaldo, che pur avendolo riconosciuto, non può cacciarlo per ordine dello zio, che non vuole procurare disagi agli invitati.

Nel secondo atto troviamo la famosa scena del balcone.  Romeo sotto la stanza di Giulietta, ascolta i discorsi ad alta voce della ragazza, che confessa l’amore che prova per Romeo e al tempo stesso il timore che questo possa venire ostacolato dalla situazione conflittuale delle due famiglie. 

Romeo comprendendo che il suo amore è ricambiato, decide di uscire allo scoperto e dichiarare apertamente i suoi sentimenti a Giulietta. Dopo un accorato incontro, Giulietta decide di inviare un messaggero da Romeo. 

Il giovane dovrà comunicarle dove e quando celebrare il loro matrimonio. Il giorno successivo Romeo si reca dal francescano frate Lorenzo per convincerlo a celebrare il matrimonio. Il religioso acconsente di buon grado poiché spera che l’unione tra i due giovani possa contribuire alla pacificazione delle due famiglie. 

Giulietta invia quindi a Romeo la sua nutrice, a lei il giovane confida il piano che ha ideato. Giulietta dovrà recarsi da frate Lorenzo usando la scusa della confessione e qui i due verranno sposati. Inoltre alla balia verrà consegnata una scala da calare durante la notte dalla finestra di Giulietta, affinché Romeo possa raggiungere l’amata. La nutrice confida anche a Romeo l'obiettivo di Paride, perché il giovane sappia dei pericoli a cui va incontro.

Il terzo atto si apre con Tebaldo che va alla ricerca di Romeo per sfidarlo a duello. Sebbene Romeo cerchi di non esasperare gli animi, essendo oramai sposato con Giulietta, Mercuzio si intromette per difenderlo e resta ucciso da Tebaldo. 

Romeo, reso cieco dall’iravendica l’amico uccidendo Tebaldo. I Capuleti cercano di convincere il Principe di condannare a morte Romeo. Il Principe tuttavia in considerazione del fatto che Mercuzio era suo parente e che Romeo ha agito per vendicare un amico, converte la condanna in esilio e impone una multa ad entrambe le famiglie. 

Giulietta informata dalla nutrice dei fatti, sprofonda prima nella rabbia per la morte del cugino e poi per la disperazione di non rivedere più il suo amato. La nutrice però la rassicura che Romeo è al sicuro presso frate Lorenzo e che quella notte andrà a trovarla come stabilito. Romeo e Giulietta trascorrono così insieme la notte, e all’alba il giovane parte per Mantova. 

I Capuleti tuttavia hanno già organizzato l’imminente matrimonio tra Giulietta e Paride. La giovane inizialmente rifiuta mandando su tutte le furie il padre che minaccia di diseredarla. Giulietta quando scopre i piani di vendetta della madre contro Romeo e capisce che anche la nutrice non vuole più aiutarla, finge di acconsentire alla nozze.

Nel quarto atto Giulietta si reca da frate Lorenzo, che le suggerisce un piano per evitare il matrimonio e fuggire con Romeo. La giovane dovrà bere un potente sonnifero per simulare per quarantadue ore la propria morte; dopo potrà fuggire da Verona con l’amato Romeo. 

Giulietta pur timorosa, torna a casa ed esegue diligentemente il piano, mentre Frate Giovanni parte per avvisare Romeo. La nutrice la mattina seguente, scopre Giulietta apparentemente morta. La giovane viene deposta nella tomba dei Capuleti.

Nel quinto atto a Mantova, Romeo è ignaro di tutto.
La città è in stato di quarantena per un’epidemia di peste e quindi frate Giovanni non ha potuto recapitare il messaggio di frate Lorenzo. Saputo del funerale di Giulietta dal servo Baldassare, Romeo disperato acquista del veleno edopo aver scritto una lettera al padre in cui descrive tutta la storia, parte per Verona per suicidarsi accanto al corpo di Giulietta

Giunto al sepolcro di Giulietta Romeo si scontra con Paride, che ha portato fiori sulla tomba dell’amata. I due si battono a duello e Romeo uccide Paride. Paride prima di morire chiede a Romeo di seppellirlo accanto a Giulietta, e Romeo commosso acconsente. Romeo può quindi riabbracciare Giulietta e credendola morta beve il veleno che ha con sé uccidendosi. 

Sopraggiunge frate Lorenzo, che intuendo la tragedia e vedendo Giulietta che sta per risvegliarsi, cerca di convincerla a fuggire per salvarle la vita. Giulietta vede il corpo di Romeo e dopo averlo baciato con la speranza che sulle sua labbra sia rimasto ancora del veleno, si uccide trafiggendosi il petto con il pugnale di Romeo.

All’ arrivo dei Capuleti e dei Montecchi seguiti dal Principe, Lorenzo racconta la vicenda del matrimonio segreto. La sua testimonianza supportata dalla lettera di Romeo al padre, contribuirà a rendere i Montecchi ed i Capuleti consapevoli del dolore che la loro rivalità ha provocato e a riconciliare le due famiglie, che decidono di seppellire insieme i due sfortunati amanti.

Eccomi alle prese con l'opera che, tra quelle del grande drammaturgo inglese è forse la più amata; 
e che suscita più emozioni negli innamorati e negli animi prettamente romantici.


Un'opera carica di contraddizioni perché contraddittori sono i due protagonisti, troppo giovani e istintivi per affrontare una realtà estremamente avversa al loro amore.


La passione irrefrenabile e l'amore disperato fanno da padroni sul palcoscenico. Perso d'amore per la bella Rosalina che non lo contraccambia; a Romeo basta uno sguardo di Giulietta a spegnere un amore immaturo, per accenderne un altro ancor più pericoloso, perché costretto a celarsi dalle discordie che imperversano tra le due famiglie.


L'impeto con cui Romeo e Giulietta vivono il loro amore unito alla guerra tra le due famiglie, darà il via a una serie di eventi tragici che a vederli tutti insieme ha quasi del surreale. 

Eppure chi assiste alle vicende non trova in nessuno dei personaggi un'anima innocente. Come confermerà il Principe di Verona, tutti sono responsabili della tragedia che fa da epilogo a "Romeo e Giulietta", comprese le vittime ed il povero frate Lorenzo, che a suo malgrado è forse il maggiore artefice della messa in atto.

Personalmente sono le vittime di questo dramma che hanno suscitato in me la rabbia maggiore. Seppure sia la discordia dei propri genitori a generare la difficoltà nel vivere il proprio amore, sarà la loro debolezza e impulsività ad avere il ruolo fondamentale nella loro fine. 

Pronti a togliersi la vita al primo ostacolo. 
Sarà la fretta di voler vivere il loro amore ad ucciderli; e l'eventualità di non poterlo fare darà loro il colpo di grazia. 

L'attimo in cui Romeo apprende la morte di Giulietta è emblematico perché nel giro di poche battute egli passa dalla gioia di un sogno felice che porta un buon auspicio alla ferma convinzione di togliersi la vita senza riflettere. Sarebbe bastata una parola con frate Lorenzo. L'amore cieco invece, gli regala come primo pensiero la morte e come prima azione l'acquisto di un veleno mortale da uno speziale.

Un amore maturo avrebbe forse ottenuto lo stesso risultato, peccato che quello dei due giovani non fosse un amore di tal sorta.

Che altro dire.

Si tratta di un classico senza tempo che tutti nella vita prima o poi dovrebbero leggere per rivivere questo grande amore e questa immensa tragedia. 



Buona giornata...
Buona lettura...
La libraia matta90💓💓💓

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