Un luogo chiamato libertà
Buongiorno lettori, ed eccoci quì oggi con un romanzo dello scrittore britannico Ken Follett, autore molto amato anche dal pubblico italiano . Il romanzo in questione è: "Un luogo chiamato libertà".
Il romanzo ha inizio nel 1767 in Scozia, ed ha come protagonista Mack, minatore ventenne con in mente degli ideali di giustizia ed equità per i suoi colleghi, entrando subito in contrasto con la famiglia dei proprietari delle miniere di carbone . A seguito uno sciopero generale da lui indetto, paralizzerà e metterà a soqquadro tutta la città di Londra;
verrà esiliato nelle colonie americane, da cui poi fuggirà con l'amore della sua vita, verso un luogo chiamato libertà.
Se non è facile vivere in povertà e combattere quotidianamente mettendo a rischio la propria vita per guadagnarsi il cibo, lo è ancor meno sacrificare se stessi e la propria libertà al servizio di un padrone che non si è scelto, a causa di una disuguaglianza che non è fondata su nient'altro che su principi incomprensibili come la consuetudine che permette ad un padre di costringere il proprio figlio alla schiavitù per denaro; o la credenza che il re e i lord siano stati nominati da Dio, e per questo la loro autorità è incontestabile.
Ma siamo nella seconda metà del Settecento ed ancora agli albori di quei cambiamenti che dovranno stravolgere l'assetto della società europea e la mentalità opprimente fino a questo momento considerata naturale. Dalle innovazioni tecnologiche e dalla rivoluzione industriale sta per nascere quella nuova borghesia arricchita, che minerà da vicino le ricche e nobili famiglie. Dalle nuove correnti di pensiero, verranno smantellati piano piano i pregiudizi e le abitudini vecchie, per dare spazio alle idee di libertà, uguaglianza e al desiderio di conquistare la propria fortuna in un nuovo mondo.
Alle soglie dell'indipendenza americana dai colonizzatori inglesi, quando il richiamo della libertà inizia a prendere voce, forma e consistenza nelle rivolte anche pacifiche, e nell'insofferenza contro lo sfruttamento e la schiavitù, alcuni uomini, per primi cercano in se stessi il coraggio e la volontà per porre fine alle ingiustizie e guadagnarsi il diritto a vivere la vita che preferiscono.
Lo scontro con i ricchi proprietari terrieri è durissimo, e i loro tentativi vengono spesso sgominati violentemente.
Il giovane Mack mostra una lettera a Sir George in cui un avvocato sostiene l'illegalità dell'usanza dei minatori di vincolare alla schiavitù i figli in cambio di soldi; contrastando gli ordini del padrone che lo vorrebbe far tacere.
Una giovane proprietaria terriera, Lizzie Hallim, si indigna della sua spavalderia e ingratitudine, ma di fronte alla sfida del giovane che la invita a visitare la miniera dove Mack e gli altri schiavi lavorano, si rende conto di essere completamente ignorante sulle condizioni di vita dei minatori, ed il diverbio tra i due, termina infine con una risata.
Lizzie rifiuta la sua femminilità, in quanto la collega a debolezza e sottomissione agli ordini degli uomini, senza poter esprimere la propria opinione, senza poter essere libera di fare le stesse cose che fanno gli uomini; come andare a cavallo seduta a cavalcioni o visitare una miniera e travestirsi da uomo. Ma tutto ciò non impedisce alla sua femminilità di mostrarsi in tutta la sua bellezza e sensibilità.
Lizzie e Mack sono amici d'infanzia, cresciuti giocando insieme, fino a quando la loro diversa classe sociale non li ha separati. Mack è stato costretto a lavorare in miniera, ma nonostante ciò non rinuncia alla lettura e all'istruzione grazie all'aiuto materno. Mentre Lizzie invece, facendo parte di una famiglia di proprietari terrieri, coperti però da debiti e ipoteche, si è conformata all'idea per cui i padroni sono superiori per sensibilità ed intelletto agli schiavi, a cui spetta per volontà e natura divina il duro lavoro.
Tuttavia il suo carattere perspicace e curioso, la avvicina alla realtà che le dà modo di opporsi ad ingiustizie che risulteranno tali solo a distanza di qualche anno, quando appunto moriranno con la schiavitù.
In questo delicato periodo, si trova a contatto anche con i due figli di Sir George: Jay il minore, trascurato dal padre che lo ha avuto dalle seconde nozze e che non lo ha mai amato;
E Robert Jamisson, il figlio maggiore che gode sempre della preferenza e approvazione paterna, destinato ad essere l'erede di tutte le fortune di famiglia nonchè il futuro marito di Lizzie. Perchè la loro unione risolverebbe i problemi finanziari della madre della giovane.
Tra i due comunque non nasce nessun genere d'interesse, mentre Jay inizia ad alimentare speranze sulla ragazza, sentendo per il suo vivace e irresistibile carattere e la sua spiccata bellezza una forte attrazione. Lizzie a sua volta, prova sentimenti diversi e confusi, mischiando sensazioni come il desiderio di nuove esperienze, compresa quella della sessualità per lei del tutto sconosciuta, il fascino esercitato su di lei dal giovane Jamisson, attraente e ai suoi occhi avventuroso, capace di portarla in luoghi lontani e mostrarle tutto quel che fino ad allora si è solo immaginata.
La curiosità per Mack e la strana sensazione che prova stando con lui durante i loro inusuali incontri nei momenti più inattesi. Totalmente digiuna di sentimenti amorosi, Lizzie crede e sente di essere innamorata di Jay, e accetta di sposarlo nonostante l'ira iniziale del padre di lui che la vorrebbe legata a Robert; ingenua e fiduciosa verso il futuro marito, non si rende conto di essere ingannata e strumentalizzata dai Jamisson.
Questi accettano infine le nozze perché danno loro la possibilità di sfruttare la terra di Lady Hallim estraendo nuovo carbone e pagando così i debiti da cui ormai sono minacciati.Lizzie tuttavia non vuole miniere di carbone nella sua terra, avendo visitato di persona quella in cui lavora Mack, e avendo così compreso quel che il ragazzo intendeva durante la loro prima discussione e il suo desiderio di libertà.
Le condizioni disumane in cui uomini, donne e bambini sono costretti a lavorare la sconvolge a tal punto che essa giura di non estrarre mai carbone, ma Jay le tiene nascosto che suo padre sfrutterà i giacimenti presenti nella terra degli Hallim non appena si saranno sposati.
Il matrimonio di Lizzie e Jay, la loro partenza per Londra, coincide con la fuga di Mack, che non riesce ad accettare di trascorrere i suoi giorni in schiavitù. Dopo esser stato picchiato e torturato per volere dei Jamisson a causa dei subbugli che aveva creato tra i minatori con le sue idee di libertà, aver rischiato di annegare ed esser stato salvato da Lizzie, in una nottata che lascerà il segno su entrambi per come improvvisamente si sono trovati vicini e attratti reciprocamente, egli riesce finalmente a fuggire, rifugiandosi proprio a Londra.
Qui trova lavoro come scaricatore di porto. Questa categoria è sottoposta a soprusi come lo erano i minatori in Scozia, poiché il meccanismo esistente e consolidato prevede che le squadre di lavoro siano formate e ingaggiate da un cosiddetto “approvvigionatore”, il quale ruba i guadagni dei dipendenti, ingannandoli.
Mack contrasta l'uomo che l'ha ingaggiato, pretendendo da lui la paga reale; la ottiene ma si crea in questo modo un nemico pericoloso. Egli infatti lo caccia e fa pressione su Jay che gli è debitore, perché impedisca a Mack e a tutti gli scaricatori che lo hanno seguito di ottenere lavoro da una qualunque delle navi che attraccano a Londra.
I Jamisson riescono ad architettare un abile piano, inscenando una sommossa degli operai e facendo apparire Mack come istigatore e artefice dei rivoltosi contro lo Stato stesso, così da arrestarlo e farlo condannare a morte sicura.
Tuttavia Lizzie, venuta a conoscenza del pericolo che corre il ragazzo e contemporaneamente allontanatasi dal marito di cui ha scoperto l'inganno a proposito delle miniere di carbone sulla sua proprietà, lo salva convertendo la sentenza di morte con quella della deportazione in America come schiavo.
Ad imbarcarsi sulla nave che li scorterà in Virginia non sono solo i prigionieri ma anche Lizzie, che ha appena scoperto di essere incinta, ed il marito che ha finalmente ottenuto dal padre la piantagione di tabacco di cui sono proprietari e di cui vuole occuparsi.
Gli schiavi vengono comprati da vari padroni appena giunti in America.Il destino di Mack sembra sempre più inscindibile da quello dei Jamisson, dal momento che sono proprio loro a volerlo per coltivare le piantagioni, e così per l'ennesima volta il protagonista si trova alle dipendenze della bella Lizzie.
La loro amicizia e solidarietà cresce per contrastare le minacce di L, anch'egli accusato di furto e deportato in America, che con la sua malvagità e avidità trova il modo per diventare il nuovo supervisore degli schiavi, maltrattandoli e prendendo il posto della giovane padrona nella direzione della piantagione.
Il carattere di Jay si rivela per quello che è: sempre più debole, incapace di seguire con profitto e intelligenza quello che intraprende, cieco e indifferente verso la malvagità di L e la stupidità con cui conduce le piantagioni, rovinando così i raccolti e mandando in rovina i Jamisson, sordo verso la moglie che invano tenta di salvarlo dalla rovina.
Ma gli eventi precipitano in fretta. La bambina che Lizzie aspetta, nasce morta. LA donna, dopo un periodo di dolore e chiusura verso il mondo esterno, ritrova la padronanza di sé e il suo carattere ardito.
Scopre che il marito la tradisce, sente dentro di sé l'amore crescente verso Mack, contemporaneamente con la paura di non essere più bella e desiderabile. Ma i due giovani non riescono a stare lontani l'uno dall'altra. Quando anche il protagonista le rivela il suo amore, i due diventano amanti e decidono di scappare insieme a ovest, alla ricerca di una terra dove poter essere finalmente liberi e uniti; vivendo il loro amore apertamente.
Jay cerca di inseguirli e riesce a trovarli mentre stanno per abbandonare la Virginia e la loro vita passata. Ma proprio quando sembra tutto perso per i due innamorati, un gruppo di indiani li liberano e uccidono Jay. Per Mack e Lizzie è finalmente tempo della tanto agognata libertà.
La trama di questo libro mi è piaciuta molto, è ambientata in un periodo storico ricco di cambiamenti, il 1700 in cui sono accadute rivoluzioni e nate nuove correnti di pensiero.
Il solito mix vincente di Ken Follett che con il suo schema comprovato, tira a sè una vasta gamma di lettori.
Bella la storia d'amore narrata, composta da alcuni momenti molto toccanti.
Una penna allenata, capace di catturare il lettore, una trama molto ricca di particolari. Una lettura piacevole che reclama senza troppo vigore, grandi ideali; quali la libertà e l'uguaglianza.
Buona giornata...
Buona lettura...
La libraia matta90💚💚💚
Ciao Marika, ho letto questo libro alcuni anni fa. Ken Follet è un autore che amo tantissimo e questo libro descrive benissimo la Scozia di quel periodo. Ti immedesimi nei personaggi e vivi la loro storia. Appena possibile leggerò l'ultimo libro di questo bravissimo autore. Intanto non posso che consigliarlo anch'io.
RispondiEliminaSono d'accordo con te amica <3 :)
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