Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders
Buon pomeriggio miei cari lettori, eccoci quì con un romanzo molto interessante, pubblicato nel gennaio 1722 dall'autore londinese Daniel Defoe, il cui titolo è: "Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders.
La madre di Moll è una reclusa nella prigione di Newgate, che invoca la consuetudine di rimandare l'esecuzione per le criminali incinte. La madre viene poi deportata in America e Moll Flanders è allevata fino all'adolescenza da una buona madre adottiva; poi decide di lavorare come serva presso una famiglia, dove viene amata da entrambi i figli.
Il maggiore dei due la convince a comportarsi come da marito e moglie a letto, ma poi non vuole sposarla e la convince a sposare il fratello minore. In seguito lei rimane vedova, abbandona i suoi figli alle cure dei parenti, e comincia ad affinare l'abilità di farsi passare per una vedova ricca, allo scopo di attrarre un uomo che voglia sposarla e darle sicurezza.
Due fatti le sconvolgono l'esistenza; dapprima il marito dichiara bancarotta e fugge. In seguito incontra un uomo buono e gentile che la porta in Virginia e la fa conoscere alla madre.
Solo dopo aver concepito con lui due figli, Moll viene a sapere che sua suocera è in realtà la propria madre naturale e il marito è suo fratello. Tronca perciò il matrimonio e ritorna in Inghilterra, lasciando in America i figli e va a vivere a Bath per cercare un altro marito.
Di nuovo si avvale della sua capacità di fingere, e a Bath stringe una relazione con un uomo la cui moglie è ricoverata altrove per malattia mentale. L'amicizia è dapprima platonica, ma alla fine Moll diventa una specie di mantenuta ad Hammersmith (Londra).
I due si innamorano davvero e hanno un figlio; dopo una grave malattia l'uomo però si pente, rompe il rapporto e si dedica a sua moglie.
Moll che ormai ha quarantadue anni, si rivolge a un altro spasimante, un banchiere sposato ad una moglie adultera ; egli le propone il matrimonio dopo che lei gli ha affidato il proprio denaro.
In attesa del divorzio del banchiere, Moll finge di avere un grande patrimonio per attirare un altro marito ricco. Nel Lancashire entra in confidenza con dei cattolici che cercano di convertirla; lei ne sposa uno che pare sia ricco.
Ben presto Moll si rende conto che egli si aspettava di ricevere da lei una ricca dote, che lei nega di avere. Questo lo induce ad ammettere che l'ha sposata con l'inganno, facendole credere di aver denaro che in realtà non possiede.
Egli è infatti un gentiluomo decaduto, la libera dal matrimonio, ma dice ugualmente che Moll erediterà tutto il denaro che dovesse capitargli di possedere; a questo punto, lei fa il suo nome.
Benché di nuovo incinta, Moll fa credere al banchiere di essere disponibile, nella speranza che suo marito ritorni. Quando partorisce, la levatrice concede uno sconto di tre quote sul costo del parto, attribuendo un livello di prezzo a ciascuna classe sociale.
Quando la moglie del banchiere si uccide a causa del divorzio, il figlio di Moll nasce; Moll lo affida ad una donna di campagna per la somma di cinque sterline l'anno.
Ora Moll sposa il banchiere, ma pensa che egli sarà ingannato da se stessa, quindi si sente in colpa. Non le piace che il matrimonio sia celebrato di notte in una locanda il cui gestore è anche un ministro del culto. Il marito muore senza soldi cinque anni dopo, quando Moll ha avuto altri due figli da lui.
In preda alla disperazione, inizia una carriera di furto con astuzia; usando bellezza, spirito, fascino e femminilità, oltre a insensibilità e cattiveria, raggiunge la sicurezza economica che ha sempre cercato.
Solo a questo punto assume il nome di Moll Flanders e si fa conoscere con esso. Giunge a derubare una famiglia nella casa in fiamme, poi un suo amante, e viene mandata nella prigione di Newgate a Londra.
Qui è indotta al pentimento. Contemporaneamente si ricongiunge alla sua anima gemella, il marito del Lancashire, pure imprigionato per i suoi furti. Lei è dichiarata colpevole di crimine grave ma non di furto con scasso; tuttavia è ugualmente condannata a morte.
Ma riesce a convincere un sacerdote del suo pentimento, e col marito del Lancashire è deportata nelle Colonie americane per evitare l'impiccagione.
Una volta là, apprende che sua madre le ha lasciato una piantagione di cotone e che uno dei figli che ha avuto da suo fratello è vivo, così come il fratello/marito, il quale in seguito muore di vecchiaia.
Moll Flanders è lo pseudonimo di una famosa ladra d’Inghilterra, ma è anche quello di una gentildonna, di una moglie, di un’amante, di una baldracca, di un’incestuosa, di un’arrampicatrice sociale, di una peccatrice e di una penitente.
Scritto in prima persona e con occhio benevolo, il romanzo è forse troppo lungo per un lettore moderno, e appare confuso visto che Defoe non lo divide in capitoli.
Interessanti le descrizioni precise e puntigliose che Defoe, giornalista prima di essere scrittore, da' di molte zone di Londra, degne sicuramente di un Baedeker.
Classico sempreverde, va letto considerando però che stile e situazioni pur ancora piacevoli e quasi attuali vanno inserite nel contesto dell'epoca di ambientazione e redazione.
Consigliato. Inoltre consiglio di guardare anche l'omonimo film del 1996.
Buona serata...
Buona lettura...
La libraia matta90💙💙💙
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