Il gigante egoista




Buongiorno miei cari amici, Tantissimi Auguri di una Buona e serena Pasqua a tutti voi. Oggi, domenica di Pasqua voglio parlarvi di un'altra fiaba del tanto conosciuto e amato scrittore irlandese Oscar Wilde, il cui titolo è: "Il gigante egoista".

La vicenda narra per l'appunto la storia di un Gigante, che dopo essere stato dal suo amico l' Orco di Cornovaglia, per sette anni tornò al suo castello. Lì trovò molti bambini che giocavano nel suo giardino ed erano felici. Ma il Gigante, infuriato, li scacciò tutti, costruì un muro e pose un cartello con scritto: "Gli intrusi saranno puniti".

Così nessun bambino entrò più in quel giardino. Poi in tutta la città arrivò la primavera; l'unico posto in cui era ancora inverno era il giardino del Gigante; quest'ultimo era molto preoccupato perchè il suo giardino era molto brutto, freddo e soffiava un vento terribilmente gelido. Ma un giorno, dal suo letto sentì un uccellino cantare e gli sembrò la canzone più bella che avesse mai udito. Guardò fuori e vide che la primavera era arrivata, e con lei erano tornati i bambini.

Così il gigante si accorse di quanto era stato egoista, e vedendo un bambino che a causa della sua minuta statura non riusciva a salire su di un albero, si commosse. Quindi si avvicinò al bambino e sollevandolo da terra lo pose sull'albero. Il bambino fu davvero felice e per gratitudine baciò il Gigante.

Negli anni che seguirono, i bambini tornarono nel giardino, ma il bambino da cui il Gigante era stato baciato non si fece più vedere. Ogni giorno il Gigante aspettò che tornasse, fino a che divenne vecchio. Chiese anche ai bambini dove fosse finito, ma tutti gli risposero che non lo conoscevano e che non lo avevano mai visto.

Una mattina d'inverno, attraverso la finestra, il Gigante vide il bambino ai piedi di un albero dai fiori bianchi. Si sentiva felicissimo e corse verso di lui. Quando il Gigante vide che il bambino portava alle mani e ai piedi segni di chiodi, gli domandò chi fosse stato l'autore di una simile crudeltà. Il bambino rispose che quelle erano le ferite dell'Amore e che, poichè una volta il Gigante gli aveva permesso di giocare nel suo giardino, ora lui gli avrebbe permesso di giocare nel suo che era il Paradiso; quel bambino che aveva baciato il Gigante infatti non era altro che Gesù bambino.

Questa fiaba mi ha sempre commossa ed emozionata. Ha un significato bellissimo fatto di delicatezza e bontà d'animo.

Il nostro caro Gigante che apre il suo giardino ai bambini, ci fa capire di mettere da parte l'egoismo e di praticare il bene verso il prossimo, prendendo esempio dal dolce Gesù, che per la nostra salvezza e per l'amore incondizionato verso ogni essere umano, si è sacrificato  per tutta l'umanità. 

E' una fiaba adatta soprattutto ai bambini, da leggere perchè fa riflettere. 


Buona Pasqua...
Buona lettura...
La libraia matta90❤❤❤

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