La lunga vita di Marianna Ucrìa
Buon pomeriggio miei cari lettori, oggi parliamo di un classico che mi è piaciuto davvero molto per i temi in esso affrontati.
L'opera in questione è stata scritta dall' autrice, poetessa e saggista Dacia Maraini, il titolo del romanzo è: "La lunga vita di Marianna Ucrìa".
Protagonista del racconto è Marianna, la figlia sordomuta di una grande famiglia palermitana della prima metà del Settecento. Marianna comunica attraverso dei bigliettini con il mondo, ed è in parte guidata dagli altri sensi che ha sviluppato notevolmente.
Fra lei ed il padre, il duca Signoretto Ucrìa di Fontanaslasa, sembra esserci una tenera complicità, mentre con la madre il rapporto è improntato ad una reciproca diffidenza.
All'età di sette anni, la bambina viene portata dal padre ad assistere all'esecuzione di un condannato a morte, nella speranza che una forte emozione possa guarirla dalla menomazione che sarebbe stata causata da un forte spavento.
I cinque fratelli le vivono accanto senza darle troppa confidenza. Signoretto, il più grande, freddo e formale, vuole somigliare al padre, di cui imita i modi e dal quale dovrà ereditare tutte le proprietà; dell'atteggiamento di Agata che è già promessa sposa, e della meno bella Fiammetta che è destinata al convento, nulla si dice; Carlo e Geraldo tanto simili da sembrare gemelli, entreranno in un convento, l'altro nell'esercito. Inoltre il primo fratello è il più garbato nei confronti di Marianna.
A tredici anni Marianna, nonostante la sua opposizione, viene data in sposa allo zio Pietro Ucrìa di Campo Spagnolo, fratello della madre. Dopo quattro anni di matrimonio ha già tre figlie, ma egli aspetta con trepidazione il figlio maschio che verrà concepito da Marianna al compimento dei suoi diciannove anni, e sarà chiamato Mariano.
Marianna si ritira per volontà sua nella villa di Bagheria, dove trascorre il suo tempo leggendo e scrivendo; nonostante il marito preferisca la vita mondana palermitana ed inoltre non ami il desiderio di libertà che la moglie fa emergere.
In particolar modo non vede di buon occhio la passione letterale di Marianna, considerando l'idea che i libri diffondano le nuove correnti filosofiche, fra cui l'Illuminismo e le teorie di Dave Hume, che intaccano la concezione della superiorità dei nobili e della ragione che deve dominare ad ogni costo le passioni ed i desideri.
Muoiono entrambi i genitori di Marianna, le cui disposizioni testamentarie suscitano un forte sdegno nei figli maschi, perchè la maggior parte dei beni viene destinata alle figlie.
I fratelli nel frattempo hanno eseguito la volontà dei genitori e pure non mostrano molta confidenza; Agata sposata e madre di numerosi figli, indifferente ai tradimenti del marito Diego.
Fiammetta monaca ma forse con una dedizione inaspettata, Signoretto aspirante alla carica di senatore; Carlo in convento che si dedica alla traduzione dei testi letterari; infine Geraldo che era un ufficiale e che purtroppo muore in un alterco per strada.
Marianna trascorre le sue giornate in compagnia dei libri, ma non è felice essendo comunque moglie di un uomo che non ama davvero. Dopo aver sorpreso la serva Fila in intimità con il giovane Saro, che si rivela essere il fratellino di lei, nuove inquietudini turbano la sua apparente tranquillità.
Lo stesso ragazzo inizia con lei un gioco di seduzione da cui si sente attratta, divertita e impaurita. Intanto Giuseppa si sposa con un ragazzo che ama, ma dal quale è delusa perché ella ama leggere e il marito odia le nuove idee filosofiche;
Felice è mandata dal padre in convento in cui tiene un comportamento non adatto, amando lussi e pettegolezzi; Manina è data in moglie a dodici anni, e la zia Agata viene sottomessa dal marito.
Muore anche il marito Pietro, e la donna durante una passeggiata per la campagna soccorre Saro che finge una caduta da cavallo per poter ricevere un suo bacio.
Successivamente Marianna si ammala di pleurite, e durante la convalescenza comincia a interrogarsi sull'inerzia della propria vita che l'ha portata a negarsi ad un vero amore.
Decide di ammogliare Saro per sentirlo distante, e chiede al fratello Carlo di trovare una moglie per Saro.
La reticenza di Carlo le fa affiorare il ricordo di quando a sei anni, lo zio Pietro l'aveva violentata, e a causa dello shock aveva perso l' udito e l'uso della parola.
Per mettere a tacere la cosa, la famiglia aveva atteso il momento opportuno per combinare un matrimonio riparatore proprio fra la bambina e lo zio orco, che avrebbe anche offerto una ricca dote ai genitori di Marianna.
Dal matrimonio di Saro con la moglie Peppinedda, nasce un figlio, ma Fila in un impeto di gelosia uccide il bambino e ferisce i due sposi.
E' portata in Vicaria a Palermo per essere giustiziata, ma Marianna intercede per lei presso il pretore della città, Don Giacomo Camalèo, per cui la cameriera verrà rinchiusa in manicomio per un certo tempo.
Assistendo Saro che sta lentamente guarendo dalle ferite, fa l'amore con lui, e per la prima volta si abbandona ad un rapporto dolce e coinvolgente.
Tuttavia, al ritorno di Saro dalla moglie, ormai anche lei guarita, Marianna decide di troncare la relazione. Parte per Napoli portando con sé Fila che è stata dimessa dal manicomio.
I familiari cominciano a rimproverarle i presunti scandali che la vedono coinvolta; per esempio quello di vedersi spesso con Camalèo, uomo ricco e influente, ma per loro di dubbia reputazione in quanto un tempo instaurava relazioni con i francesi, che peraltro le fa la corte anche se Marianna lo considera solo un amico.
Le rimproverano inoltre di aver smesso il lutto soltanto un anno dopo la morte del marito, e soprattutto di circondarsi di persone non del suo ceto, Fila e Saro.
Frattanto il rapporto di Giuseppa con il marito peggiora, e la giovane lo tradisce con Olivo, il figlio di Signoretto; Saro e Mariano fanno una vita da signori, Felice si atteggia a monaca più devota interessandosi alla medicina e riscuotendo successo; Manina continua a fare la moglie.
Nel viaggio verso Napoli, il brigantino su cui le due donne sono imbarcate naufraga. Da Napoli esse si dirigeranno a Roma. Fila, infine, grazie anche alla dote procuratale da Marianna, sposa il padrone di una locanda e insieme alla duchessa rimane ancora a Roma.
Fin dalle sue prime pagine questo romanzo ci immerge nel clima cupo e pieno di contraddizioni della Sicilia del Settecento.
Il lettore è fin da subito colpito dall'intensità emotiva delle descrizioni, dai sentimenti, dalle impressioni di una Marianna bambina, figlia, donna,madre e moglie.
Una mancanza evolve in un’aggiunta, in un surplus ai suoi sensi, alla sua capacità di essere umana. La mente di Marianna si perde nelle voci e nei pensieri di chi la circonda.
Il fatto che non possa ascoltarli, comprenderli, non è un ostacolo ma un’abilità attraverso cui Marianna strappa il velo dell’ipocrisia, toglie la maschera con cui gli altri si presentano e il mondo degli uomini le si offre privo di filtri.
L’amore è vissuto in una certa maniera, senza cadere in romanzeschi intrecci. Grazie ad una infallibile accuratezza nei dettagli e ad un gusto per l’etnografia e per il viaggio, Dacia Maraini disegna i paesaggi e gli interni attraverso un quadro perfetto tanto che il lettore riesce a rivedere tutto con i propri occhi.
Come la lente di un antiquario, la penna dell’autrice si poggia sui dettagli culinari, sulle ricette, sui rimedi, sugli abiti, sulle abitudini della gente nobile e povera della Sicilia della prima metà del 1700: il contenuto è racchiuso in una forma stilistica aderente ai tempi, alla lingua e al dialetto siciliano, è un lessico reale.
L’incesto così come l’omertà familiare erano fatti comuni a quel tempo e svelarli avrebbe tradito la veridicità di molti avvenimenti del periodo.
La narrazione induce a profonda riflessione mettendo in luce la totale prevaricazione sulle donne in una società di stampo patriarcale; d’altro canto il personaggio di Marianna vuole enfatizzare la donna che vince i pregiudizi e affermare la propria personalità al di fuori di certi schemi fortemente stereotipati che la circondano.
Fortemente consigliato.
Buona giornata...
Buona lettura...
La libraia matta90❤❤❤
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