Phobia



Buongiorno cari amici, oggi vi parlo di un romanzo dai toni psicologici, scritto dall'autore e logopedista tedesco Wulf Dorn, il quale ha lavorato per vent'anni in un istituto di igiene mentale e ciò gli ha consentito di comprendere le fobie che inibiscono i comportamenti in uno stato di paura.  Il titolo del romanzo in questione è: "Phobia".

La storia è ambientata a Londra, nel quartiere di Forest Hill.
Una notte Sarah viene svegliata dai rumori provenienti dalla cucina, pensa sia il marito tornato inaspettatamente prima da un viaggio di lavoro, ma l'uomo in cucina non è Stephen, tuttavia indossa il suo vestito, ha la sua valigia e sua è l'auto posteggiata in giardino. 

Lo sconosciuto afferma di essere Stephen ed è a conoscenza di molti dettagli della loro vita familiare. Terrorizzata, Sarah fugge con il figlio dalla casa ed avverte la polizia, ma come è apparso, l'uomo sparisce misteriosamente e nessuno crede alla sua esistenza. 

Per Sarah inizia il peggior incubo della sua vita; solo il suo amico d'infanzia Mark Behrendt, psichiatra  in crisi esistenziale per la morte della sua compagna, può aiutarla. 
Ha così inizio un duello psicologico con lo sconosciuto che sembra essere sempre inafferrabile.

C' è una grande differenza tra paura e fobia: la paura è un'emozione primaria, imprevedibile perchè spesso generata da eventi casuali o da situazioni di pericolo inattese, e generalmente induce ad una reazione immediata ed attiva, un tentativo di difesa o di fuga.

La fobia invece è una paura profonda, radicata nell'inconscio, una paura spesso malata perchè originata da sensazioni e visioni distorte della realtà più che da circostanze evidenti.

E mentre la paura, così come la gioia, ci accompagna sin da bambini essendo un'emozione che impariamo a conoscere dai primi anni di vita; la fobia si manifesta generalmente in età adulta perchè ha bisogno di sedimentare, si nutre con le esperienze di vita più dolorose e negative, amplificandone gli effetti collaterali sulla nostra coscienza che le percepisce con timore, con l'ansia crescente che possano ripresentarsi e che non si abbia la capacità di affrontale; possiamo dire che è quella che generalmente si manifesta come "paura di fallire". 

Questa è la fobia di Sarah Bridgewater; nonostante fosse una donna di successo e molto apprezzata per il suo lavoro tanto da meritare una promozione ed una posizione di prestigio in ambito lavorativo, inspiegabilmente ed improvvisamente perde fiducia in se stessa a tal punto da temere i suoi stessi collaboratori, persino una semplice riunione diventa per lei causa di panico.

Un thriller avvincente dalla trama incalzante e serrata.
Inoltre la lettura è scorrevole, molto ben schematizzata, contornata da un intreccio complesso. 

In sostanza un libro indubbiamente da leggere, un ennesimo capolavoro di questo autore.


Buona giornata...
Buona lettura...
La libraia matta90💗💗💗


Commenti

Post popolari in questo blog

RECENSIONE: "LA SUA OMBRA". GIULIA BRUTTO.

Presentazione 🌼🌹❤

SEGNALAZIONE:"PER MILLE CONCHIGLIE D'ARGENTO".