Và dove ti porta il cuore
Buongiorno lettori, oggi vorrei parlarvi di un romanzo per me davvero magnifico, dell'autrice triestina Susanna Tamaro, il cui titolo è: "Và dove ti porta il cuore".
La vicenda si apre con la protagonista Olga, figlia unica di genitori rigidi e all'antica; famiglia triestina della borghesia di origine ebraica, e cresce in solitudine senza sentirsi amata.Al termine dei suoi studi al liceo, il padre le nega la possibilità di frequentare l'Università.
Olga, spirito inquieto e intelligente, trascorre la sua giovinezza a casa con i genitori senza riuscire a trovare un fidanzato, immersa in un'idea romantica dell'amore, ma senza neanche far nulla per cercarlo.
Ormai quasi trentenne, viene corteggiata da Augusto, un uomo abruzzese più vecchio di lei, rimasto vedovo, ed in contatto professionale con il padre. Subito dopo il matrimonio, avvenuto dopo soli sei mesi di conoscenza, tuttavia, Augusto non mostrerà alcun trasporto affettivo per Olga, preferendo invece dedicarsi al lavoro e alla sua passione per l'entomologia.
Il matrimonio di convenienza, porta in Olga un chiaro scetticismo nei confronti delle decisioni puramente razionali. La donna trasferitasi all'Aquila, diventa sempre più inquieta e depressa, mentre il mondo è sconvolto dalla seconda guerra mondiale; alla fine della guerra apprende della distruzione della sua casa paterna, e con il marito ritorna frettolosamente a Trieste, dove acquistano una villetta alla periferia della città per accogliere i suoi genitori, ormai anziani.
Usando come pretesto il mancato arrivo di un figlio, Olga si reca per due settimane alle terme di Porretta. Quì conosce un medico comunista, Ernesto, con il quale inizia ad intrattenere una relazione segreta. Olga inizia a sentire il sentimento amoroso che aveva cercato per tutta la vita.
Ritornata a Trieste, la donna scopre di essere incinta di Ernesto, ma decide comunque di tenere la bambina, che chiamerà Ilaria, facendo credere ad Augusto che il padre sia lui.
Intanto prosegue la relazione segreta con Ernesto, con lettere ed incontri clandestini, fin quando una notte il medico si schianta contro un albero con la sua automobile e muore.
Olga scopre la morte dell'amante dopo qualche mese, e cade in una profonda depressione, tanto da iniziare a trascurare la figlia Ilaria, che accusa il colpo ed inizia a nutrire un profondo rancore verso la madre.
Con l'aiuto di padre Thomas, un gesuita tedesco, Olga inizia lentamente a riprendersi e avvia un percorso spirituale, ma deve scontrarsi con la sempre più crescente ostilità della figlia Ilaria.
Quest'ultima, con il preciso intento di allontanarsi dalla famiglia, si iscrive alla facoltà di filosofia dell'Università di Padova, dove inizia a frequentare assiduamente gli ambienti del Sessantotto nonchè i collettivi femminili, imbevendosi delle nuove idee politiche con un preoccupante fanatismo.
In questo periodo muore Augusto, malato da diversi anni. In punto di morte, Augusto, lascia capire a Olga con una mezza frase, di aver sempre saputo che Ilaria non era sua figlia, gettando la donna in un profondo sconforto.
Dopo la morte del marito, Olga tenta di recuperare il suo rapporto con Ilaria. Quest'ultima abbandona gli studi e si affida ad una specie di santone, che rende ancora più instabile la già fragile psiche della ragazza. Ilaria rimane incinta, raccontando alla madre di aver avuto un' avventura durante il viaggio in Turchia.
Ilaria è sempre più fragile, ha sperperato tutti i suoi soldi a causa del santone e fa uso di droghe e psicofarmaci. Sommersa dai debiti, si rivolge alla madre chiedendole un ennesimo aiuto finanziario. Ma la madre per la prima volta in vita sua, dice no alla figlia; quest'ultima esplode in un pianto isterico, nasce una lite violenta e Olga si lascia sfuggire il segreto sulla vera paternità di Ilaria; quest'ultima fugge via disperata, schiantando contro una quercia con l'auto, morendo qualche giorno dopo in ospedale.
La piccola figlia di Ilaria, rimasta orfana, viene affidata alla nonna Olga. Olga anche se anziana, cresce la nipote sviluppando con lei un rapporto affettuoso, favorita anche da una certa affinità di carattere.
Durante l'adolescenza però la nipote, travagliata da una dura inquietudine, si scontra sempre più violentemente con la nonna, giungendo spesso a provocazioni arroganti e volgari.
Superata la maturità ed indecisa sul suo futuro, sceglie di partire per l'America. Olga è colpita da un ictus, e ormai comprendendo di essere alla fine della sua vita, scrive una lunga lettera alla nipote, con lo scopo di svelarle tutti i segreti della sua vita, ed esortandola a seguire sempre il proprio cuore.
Una storia emozionante, tenera e triste allo stesso tempo; una storia che trasmette tanta rabbia se si pensa a quanto possa essere crudele il destino. Una storia che suscita grandi emozioni; Un racconto che in numerosi punti scuote il lettore ponendolo dinanzi a domande cruciali, a conclusioni indiscutibili e a sensi significativi che ognuno di noi riscontra nella propria vita.
Lo stile dell'autrice è molto fluido, vero e dallo stampo poetico. Pagine di una semplicità e delicatezza disarmanti.
Da leggere tutto d'un fiato per la sua estrema piacevolezza.
Consiglio anche la visione dell'omonimo film del 1996.
Buona giornata...
Buona lettura...
La libraia matta90💗💗💗

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