Heidi





Buongiorno miei cari amici, oggi si torna bambini  perchè vorrei parlarvi di un bel romanzo per me tanto commovente, da cui è anche stato tratto un cartone animato diventato poi molto famoso, il titolo del romanzo in questione è: "Heidi", dell'autrice svizzera Johanna Spyri.

La storia racconta di come Heidi, una bambina di cinque anni orfana, venga allevata con profondo amore dal nonno sulle montagne svizzere, vicino a Maienfeld, dove la principale occupazione è portare al pascolo le capre. 

A otto anni, invece, quando la sua unica zia la porta a Francoforte, inizierà a imparare non solo a leggere e scrivere, ma anche a confrontarsi con altre persone, in particolare con Clara, una bambina costretta sulla sedia a rotelle.

La vicenda si apre in Svizzera nel XIX secolo. Heidi ha 5 anni con sua zia Dete a Bad Ragaz, da quando i genitori sono deceduti; il papà Tobias, carpentiere morto sotto una trave, la mamma Adelaide, sorella di Dete, morta di crepacuore.

Ora è morta anche la nonna materna di Heidi , e Dete che ha trovato lavoro presso una famiglia ricca di Francoforte, non sentendosela di portarsi dietro anche la bambina, decide di portarla dal nonno, il padre di Tobias, un uomo solitario che ha deciso nel corso della sua vita, di isolarsi in una baita sul costone di un monte, spazzata quindi ad ogni ora e in ogni stagione dal forte vento alpino. 

La baita è dipendenza del paese di Dorfli, dove tutti sparlano di tutto e naturalmente del vecchio,conosciuto come "vecchio dell'alpe".

Tutte le persone che Dete incontra nella sua salita Maienfeld a Dorfli e da quì all'alpe, si preoccupano di cosa possa capitare alla bambina, così piccola, sola con quel vecchio scorbutico; non volendo sapere cosa nasconda tale scontrosità. 

Heidi è una bambina del tutto aperta alle novità, senza alcun motivo di pregiudizio, candida e innocente, ma dall'altro canto il vecchio si dimostra per quello che è, un nonno premuroso, accogliente, capace di educare e farsi ubbidire, coscienzioso e sicuro di sè. A discapito di tutto ciò che gli altri pensano, Heidi si trova subito bene da sola col nonno sull'alpe.

Oltre al nonno, le sole altre persone con le quali fa conoscenza sono Peter, il pastore poco più grande della bambina che guida le capre di tutto il villaggio al pascolo, sua madre Brigida e la nonna cieca di Peter. I tre vivono in una casupola diroccata fuori dal paese, a metà strada tra Dörfli e l'alpe, non sulla costa, ma in una zona abbastanza riparata, cosa che permette al rudere di stare in piedi.

Passano almeno due anni nei quali Heidi scopre e impara tutto quello che un buon pastore di montagna deve sapere; sa guidare le capre, sa mungere, preparare il formaggio, conosce il nome di tutti i fiori, delle erbe e degli animali, ma non sa né leggere né scrivere. 

Più volte il maestro e il parroco del paese tentano di comunicare al vecchio la necessità per la bambina di seguire l'iter educativo dei suoi coetanei, ma il nonno non sente ragioni, avendo paura che Heidi in qualche modo "corrompa" la naturalezza della sua innocenza. 

Ma Dete, che ha già avuto un ruolo fondamentale nel cambiare drasticamente la vita di questa microcomunità montana, torna sulla scena per prendersi con la forza e l'inganno la bambina e portarsela a Francoforte, dove la famiglia Sesemann, amici dei signori per i quali Dete lavora, sono lieti di accogliere la piccola.

Casa Sesemann è una fredda dimora di benestanti signorotti locali, gestita dalla signora Rottenmeier, la governante che si trova a capo dei tre servitori e sovraintende all'educazione di Clara, la rampolla dodicenne costretta sulla sedia a rotelle poiché affetta da poliomielite. 

La madre di Clara è morta da tempo e il padre è un affarista sempre in giro, lontano da casa. Qualche volta viene a trovare la nipote l'arzilla nonna paterna, la signora Sesemann che abita però lontano, nell'Holstein. Sicché, il signor Sesemann decide di trovare una compagna di studi per Clara e, avendo conosciuto attraverso amici la cameriera svizzera Dete, la scelta cade su Heidi.


La bambina si sente però come un pesce fuor d'acqua, non conoscendo alcun aspetto della vita cittadina, in particolare in una casa alto-borghese. Ma, soprattutto non trova per niente accomodante lo stile pedagogico della signorina Rottenmeier, per la quale ogni minima azione di Heidi è motivo di scandalo e rimproveri.


Pur trovandosi molto bene con la sua nuova amica Clara, Heidi non può fare a meno di essere malinconica, desiderando con tutte le sue forze di tornare alle sue montagne. Tenta anche di scappare, inutilmente. 

Non mangia e inizia pian piano a deperire, fino a quando il medico amico dei Sesemann il dottor Classen, non si accorge di quanto sia oggettivamente peggiorata la salute della piccola e decide di comune accordo col padre di Clara, di rimandarla per il bene suo alla casa di montagna, dal nonno. Clara ci rimane molto male ma le viene promesso che un domani sarebbe potuta andare a trovarla.

La vita all'alpe ritorna a colorarsi grazie alla presenza di Heidi e il nonno, addirittura inizia a parlare coi familiari di Peter, col parroco e persino con le persone del paese. È ormai autunno, e a Clara non viene permesso di raggiungere l'amica, poiché le giornate iniziano a farsi corte e fredde, ma il signor Sesemann propone all'amico dottore di farsi una vacanza a Dörfli per valutare bene la situazione logistica, così da decidere se la prossima estate Clara possa lì trasferirsi. 

Il dottore accetta anche per cercare un momento di distrazione, per allontanarsi qualche giorno da quella città che qualche settimana prima gli aveva sottratto moglie e figlia.

Poiché il giudizio del dottore alla fine è positivo; Clara il giugno seguente può salire sull'alpe con la nonna, mentre la signorina Rottenmeier rimane a Francoforte. Le due amiche, col nonno e le caprette si divertono molto, mentre Peter sentendosi per la seconda volta derubato della sua unica amica, non riesce a reprimere il suo rancore e in un momento in cui sa di non esser visto da nessuno, fa precipitare la carrozzella di Clara dai pendii del monte, così da romperla, dando poi la colpa al vento. 

L'avvenimento è in realtà lo stimolo per tutti a spingere Clara a camminare da sola, cosa che non si fa attendere; la ragazza avendo vissuto gran parte della sua vita in città, e soprattutto chiusa in casa, è persistentemente sopraffatta dalla bellezza delle montagne e del vivere all'aria aperta, trovando in ciò il bisogno naturale di muoversi da sola.

Ho amato sin da piccola questo intramontabile romanzo, mi ha sempre trasmesso molta nostalgia, dolcezza e allo stesso tempo malinconia. 

Il rapporto che lei instaura con il nonno, è fonte di un amore vero, puro e forte, che solo per l'appunto una persona così legata da un legame di sangue può donare. 

Il linguaggio usato e molto fluido e scorrevole; questo libro mi ha fatto innamorare perdutamente della montagna, dei suoi paesaggi innevati e dai tratti fiabeschi; per non parlare del celebre cartone animato che mi ha del tutto conquistata.

Lettura molto piacevole. Consigliato.



Buona giornata...
Buona lettura...
La libraia matta90❤❤❤








Commenti

  1. Ahhh il mio cartone preferito !!! Ma sai che non ho mai letto il libro ??
    Devo rifarmi, lo cercherò.
    :)

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