Il piccolo Lord



Buon pomeriggio miei cari amici, oggi parliamo di un classico per ragazzi che mi ha sempre molto commossa, il cui titolo è: "Il piccolo Lord",dell'autrice britannica Frances Hodgson Burnett, autrice tra l'altro de "Il giardino segreto" e "La piccola principessa".

La vicenda si apre con Cedric Errol, un bambino di sette anni che vive negli Stati Uniti con la giovane madre. Suo padre, morto qualche anno prima, era il figlio minore del conte di Dorincourt, ricco e potente nobile inglese. 

Il matrimonio del padre di Cedric con la madre non era mai stato accettato dal vecchio conte, che aveva immediatamente interrotto i rapporti con la giovane famiglia e si era sempre rifiutato di incontrare la nuora e il nipotino.

Cedric però ignora tutto questo e vive la sua infanzia spensierata in un quartiere popolare di New York assieme ai suoi più grandi amici; Mr Hobbs il droghiere e Dick il lustrascarpe.

Alla morte improvvisa di Bevis, il primogenito del conte, cambia tutto, Cedric diventa di colpo erede universale di tutte le immense fortune della famiglia, con il titolo di Lord Fauntleroy e il nonno, uomo col tempo divenuto burbero e misantropo, è costretto suo malgrado a convocare il ragazzo e l'odiata nuora in Inghilterra, non per affetto, ma solamente per poter dare a Cedric un'educazione degna di un lord inglese dal momento che sarebbe diventato il suo successore.Incaricato di condurre Cedrice la madre in Inghilterra è un avvocato inglese Mr. Havisham.


All'arrivo nel grande castello del nonno, Cedric ha una grande delusione; la mamma che l'aveva accompagnato fin lì non avrebbe più vissuto con lui, ma avrebbe abitato in una villetta a Court Lodge, ben al di fuori dell'immensa tenuta di Dorincourt. Il ragazzo non è a conoscenza dei dissapori tra la madre e il vecchio conte, e la donna fa di tutto affinché la cosa rimanga segreta perché in caso contrario Cedric non avrebbe mai potuto instaurare un buon rapporto con il nonno.


Nonostante i pregiudizi del vecchio conte, che considera gli americani poco più che selvaggi, il rapporto tra lui e il nipote diventa via via sempre più profondo, grazie anche all'affetto che Cedric gli riserva. Intanto la madre, resasi conto delle terribili condizioni di vita della gente che vive nelle proprietà del conte, comincia a fare opera di volontariato utilizzando per questo anche il piccolo vitalizio che il suocero le passa e convince il figlio a parlare con il nonno per poter migliorare le condizioni della popolazione. Lentamente avviene il miracolo; il nonno si trasforma in un uomo sereno, felice dell'immenso affetto che prova per Cedric e capace di aiutare gli altri.


Improvvisamente arriva però una brutta notizia, Bevis lo zio di Cedric prima di morire si era sposato e aveva avuto un figlio, che a questo punto è il primo nella linea di successione per diventare conte di Doricourt. Il conte è disperato, fa effettuare al suo avvocato tutte le possibili ricerche in merito, ma sembra che Minna sia effettivamente stata la moglie del suo figlio maggiore e che quindi il suo adorato Cedric non sarà più il suo successore. 

Il vecchio inoltre prova anche una grande vergogna; si è sempre rifiutato d'incontrare la madre di Cedric, una creatura intelligente e di animo gentile, e ora è costretto a instaurare rapporti con questa Minna, donna rozza e volgare degna compagna di Bevis, il suo dissoluto figlio maggiore.


Cedric comunica la notizia ai suoi amici di New York, a lui in realtà la cosa non interessa molto, gli basta poter conservare l'affetto del nonno, ma Dick il lustrascarpe vedendo una fotografia di Minna, riconosce l'ex moglie di suo fratello, che aveva avuto da lei un figlio; e che ora la donna faceva passare per figlio di Bevis.



Smascherata Minna, Cedric riprende di diritto il suo ruolo e il vecchio conte si affretta a ricucire il rapporto con la giovane nuora, invitandola a vivere con il figlio al castello di Doricourt. La storia si conclude con la grande festa per l'ottavo compleanno di Cedric a casa Dourincourt, con il futuro Conte circondato dall'affetto di tutti i suoi cari.

Ho conosciuto questo romanzo all'età di otto anni, mi è stato regalato da una mia cara zia. Da piccola leggendolo non ho molto apprezzato la storia,tutto ciò è dovuto sicuramente alla mia tenera età; crescendo lo rilessi e ne rimasi magicamente affascinata.

Il nonno burbero, il nipotino dolce, indifeso ed orfano di padre che vive con la madre, sono tutti degli elementi fiabeschi; ci immergono in questo universo contornato da povertà ma ricco di voglia di fare e desideroso di far fruttare la propria indipendenza.

Cupidigia, arroganza, superbia e pregiudizio cancellate da sincerità, purezza, fiducia nel prossimo e stupore fanciullesco. La ricchezza d'animo e la ricchezza monetaria a confronto, per far vedere che entrambe possono uscirne perfettamente vincitrici. 

E' un racconto che commuove e colpisce il cuore, un romanzo che fa sentire tutti un pò più buoni; tutto ciò abbellito dal giusto lieto fine che trasmette un'infinita allegria.

Bello da raccontare ai bambini,ma ancor più utile da rimembrare agli adulti.

Consiglio inoltre di guardare l'omonimo film del 1980. Davvero meraviglioso.


Buona serata...
Buona lettura...
La libraia matta90💚💚💚





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