La solitudine dei numeri primi
Rieccomi quì cari amici, con il primo romanzo di Paolo Giordano, scrittore e fisico italiano che nel 2008 ha vinto il premio Strega con il romanzo: "La solitudine dei numeri primi", ed è proprio di questo romanzo che vi parlerò oggi.
La vicenda si apre con la storia di due persone, entrambe torinesi. Alice Della Rocca e Mattia Balossino, le cui vite vengono gravemente segnate da vicende accadute durante la loro infanzia.
Alice viene presentata come una bambina di sette anni che, pur odiando la scuola di sci e non mostrando alcuna attitudine particolare per tale sport, viene costretta a frequentarne un corso dal padre, che nutre grandi aspettative nei suoi confronti.
Una mattina Alice si separa dal resto del gruppo e, nel tentativo di tornare a valle,finisce in un dirupo rimanendo gravemente ferita. La ragazzina rimarrà zoppa per tutta la sua vita.
Mattia è un bambino dotato di un enorme intelletto, al contrario della gemella Michela che invece è affetta da una grave forma di ritardo mentale. Isolato dal resto dei coetanei per via di sua sorella, Mattia vive la propria infanzia in solitudine.
Poi un giorno, per poter partecipare alla festa di compleanno di un compagno di classe, lascia la sorella in un parco, pensando di andarla a riprendere più tardi. Ma al suo ritorno Michela è scomparsa, forse annegata nel vicino fiumiciattolo, sebbene le numerose ricerche non abbiano portato a nulla.
Questi avvenimenti segnano profondamente la vita dei due ragazzi. Il racconto si sposta nel periodo della loro adolescenza; Alice soffre di anoressia nervosa, ed è snobbata dai ragazzi in quanto zoppa.Con una vita sociale pressochè nulla, Alice attira l'attenzione di Viola Bai, compagna di classe molto popolare, che decide di ammetterla nel proprio giro di amicizie. Grazie all'incoraggiamento di Viola,Alice conosce Mattia. Quest'ultimo è un ragazzo problematico; non ha alcun interesse per le interazioni sociali e ha una malsana attitudine all'autolesionismo.
Alice e Mattia stringono un'amicizia particolare; ciascuno svolge la propria esistenza autonomamente, ma ogni volta tornano a cercarsi. Continuano a frequentarsi anche dopo il liceo, quando Mattia si iscrive a matematica e Alice sviluppa la propria passione per la fotografia.
Nel frattempo, Fernanda, la madre di Alice, si ammala di un tumore e viene fatta ricoverare in ospedale. Lì, Alice conoscerà Fabio Rovelli,un giovane medico. Mattia intanto conseguita la laurea, riceve un'offerta per una cattedra d'insegnamento presso un'Università del nord Europa, probabilmente in Norvegia. La cosa lo lascia molto dubbioso, complicandogli la scelta.
In questo periodo della sua vita, Mattia racconta per la prima volta ad Alice la storia di Michela, e per la prima volta i due ragazzi si scambieranno un bacio. Ciò nonostante, un litigio fra Alice e Mattia convince il ragazzo a partire. Alla fine Fernanda muore ed Alice sposa Fabio, mentre Mattia parte all'Estero.
Il matrimonio tra Fabio ed Alice declina lentamente; Fabio vuole un figlio da Alice, ma lei non avendo più le mestruazioni da anni a causa dell'anoressia, non può restare incinta. La coppia si separa e Alice cade in depressione.
Nel frattempo Mattia esercita con successo la professione di insegnante di topologia algebrica presso l'Università straniera, dove conosce un collega, Alberto, anch'egli italiano. I due fanno un'importante scoperta che riguarda l'algebra e vanno a festeggiare a casa di Alberto.
In quell'occasione Mattia conosce una donna, Nadia, amica del collega, con la quale passerà una notte di sesso. Intanto gli anni passano. Nel 2007, Alice viene convinta dal suo datore di lavoro a farsi vedere da un medico in ospedale, ma lì all'ingresso si imbatte in una ragazza che assomiglia molto a Mattia, e che ad Alice fa tornare in mente Michela, la gemella scomparsa; pur non essendo certa dell'identità della ragazza, Alice decide di chiamare Mattia senza però specificarne il motivo.
Mattia, pur non sapendo di cosa si tratti, accetta l'invito di Alice e torna in Italia; Alice dubbiosa sull'identità della ragazza vista, non trova il coraggio di raccontare a Mattia ciò che credeva di aver visto, ma i due amici passano un pomeriggio insieme durante il quale la ragazza lo bacia, scoprendo così di essere ancora innamorata di lui. Nonostante ciò non riescono a superare il muro di solitudine che li separa, e Mattia ripartirà senza che il loro rapporto abbia avuto alcuno sviluppo.
I due ragazzi sono infatti paragonati a due numeri primi gemelli, cioè numeri primi solitari ed isolati, ma vicinissimi fra loro, poiché separati da un solo numero; accomunati dalle stesse particolarità, attratti l'uno verso l'altra, non riescono mai ad unirsi perché divisi da un invalicabile ostacolo.
Questa lettura segna profondamente il cuore, riesce a trasportarti in un baratro di silenzio e dolore insieme ai protagonisti, che fa percepire l'oscurità della solitudine e del male di vivere. Trasuda umanità e dolore all'ennesima potenza,prestando la voce a tutti coloro che gridano aiuto, facendo entrare il lettore nel mondo buio della diversità.
I protagonisti si sentono diversi dai coetanei e dal mondo circostante, finendo in uno stato di isolamento ed estraniazione dolorosa e irrecuperabile.
Un romanzo d'esordio estremamente maturo per il contenuto esposto e per la carica emotiva trasmessa che segna profondamente il lettore.
Estremamente consigliato.
Buona giornata...
Buona lettura...
La libraia matta90❤❤❤
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