Kitchen




Buongiorno miei cari lettori e mie care lettrici, oggi parliamo di un romanzo alquanto particolare, che mi è molto piaciuto; il cui titolo è: "Kitchen", primo romanzo dell'autrice giapponese Banana Yoshimoto.

Il romanzo si suddivide in due parti: Kitchen e Plenilunio. La protagonista è Mikage, rimasta orfana dei genitori e sola al mondo in seguito alla morte della nonna.

La stanza della casa che adora in particolar modo, è la cucina; dove riesce a sentirsi in pace con se stessa, sentendosi quasi protetta.

Il suo amico Yuichi, rendendosi conto della solitudine dell'amica, le propone di trasferirsi per qualche periodo a casa sua. Mikage accetta volentieri l'invito. La ragazza riesce quindi a trovare quel nucleo familiare che aveva perduto, diventando quasi una parente adottiva.

Una persona con cui va' molto d'accordo è Eriko, madre di Yuichi, che in realtà si scoprirà essere il padre di quest'ultimo; l'uomo decise infatti di diventare donna dopo la morte della moglie. Anche in casa dell'amico la cucina sarà il suo luogo preferito.

La vita di Mikage scorre tranquilla, torna a vivere da sola, e dopo aver lasciato l'università, diventa l'assistente in cucina di una professionista celebre. Dopo mesi, la ragazza riceve la telefonata di Yuichi che gli comunica la morte per omicidio di sua madre Eriko.

L' evento è successo da molto tempo, ma Yuichi non sapeva come comunicarlo all'amica, la quale si era affezionata alla donna. Mikage è convinta ormai del fatto che tutte le persone che ama siano destinate a morire.

Il giorno dopo la giovane decide di passare la notte presso l'abitazione dell'amico. Una compagna universitaria del giovane, in preda alla gelosia per il rapporto tra Mikage e Yuichi, affronta la ragazza a viso aperto,dicendole di prendere una decisione seria nei confronti del ragazzo, soprattutto se è innamorata di lui.

Anche la collega di Eriko, Chika-Chen, le dice le stesse cose, avvertendole del fatto che Yuichi è partito. La donna darà a Mikage l'indirizzo del luogo in cui è andato. 

Dopo aver partecipato a una kermesse culinaria a Izu, Mikage una sera telefona al giovane, comprendendo che quella sarebbe potuta essere l'ultima volta che lo avrebbe sentito, in quanto lui è in fuga da tutte le persone che lo circondano.

Dopo aver consumato il suo pasto in una trattoria, la giovane decide di raggiungerlo anche solo per una notte.

Dopo varie peripezie, Mikage riesce ad entrare nella camera d'albergo di Yuichi, gli porge una pietanza culinaria e gli confessa i suoi sentimenti, invitandolo a riflettere su ciò che prova per lui.

Mikage torna poi a Izu, e presto riceve la telefonata di Yuichi che, dopo aver chiesto informazioni circa la sua permanenza nel luogo, dice alla ragazza che sarebbe andato a prenderla il giorno dopo alla stazione.

E' un romanzo davvero molto delicato. La storia trasmette il dolore che si può provare per la perdita di una persona cara; ma ci mostra anche come tutto ciò si può affrontare ricominciando ancora una volta a vivere.

Mi sono profondamente commossa leggendo questo libro, a causa della forte immedesimazione coi personaggi e con il tema centrale del romanzo: la "morte".

Lo stile dell'autrice è scorrevole e ricco, si avvicina molto al mondo del fumetto. Il racconto è breve ma intenso. 

Questo romanzo potrebbe portare sollievo, potrebbe aprire uno spiraglio di speranza nella vita di chi soffre o di chi ha sofferto per un grave lutto.

Consigliato vivamente.


Buona giornata...
Buona lettura...
La libraia matta90💓💓

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