Storia d'inverno





Buongiorno miei cari amici e mie care amiche, oggi voglio parlarvi di un romanzo davvero molto toccante, devo dire che mi ha fatto versare un bel pò di lacrimuccie; il titolo in questione è: "Storia d'inverno", dell'autore statunitense Mark Helprin.

Il protagonista della vicenda è Peter Lake un ladro. Un ladro nella Manhattan dei primi del Novecento, in cui la guerra tra bande regala ogni mattina un mucchio di cadaveri a Five Points sul fronte del porto e in luoghi insoliti come campanili, collegi femminili e magazzini di spezie.

Peter lavora in proprio, e quindi non interessa più di tanto alle forze dell'ordine sguinzagliate contro il grande crimine.
Invece sta particolarmente a cuore ai Coda Corta, una dozzina di sgherri guidati dal feroce Pearly Soames.

Pearly ha occhi lucidi e argentei simili a lame di rasoio e una cicatrice che gli solca il viso dall'angolo della bocca all'orecchio. E' un criminale, e come tutti i criminali vuole oro e argento, ma non per amore della ricchezza, ma perchè brillano e sono puri.

Affascinato dai colori, legge i giornali e i cataloghi delle aste, e capeggia i Coda Corta giusto per trafugare opere d'arte degne di lui, importate dall'Europa a bordo di lussuosi panfili.

Il campo di manovra è troppo ristretto e la posta in gioco troppo alta perche Pearly Soames possa tollerare la presenza di Peter Lake a Manhattan. Abituati come sono all'omicidio e alla corruzione i suoi Coda Corta l'avrebbero eliminato da un pezzo, se il ladro non avesse un prezioso alleato; un cavallo che sembra una statua eroica, capace di balzi strabilianti e voli di sei metri di lunghezza e due e mezzo di altezza.

Si chiama Athansor e in un giorno d'inverno conduce Peter Lake incontro al suo destino; a West Side, nella lussuosa dimora dei Penn.

Peter si intrufola in casa con l'intenzione di uscirne con l'argenteria, il contante e magari mezza dozzina di Rembrandt arrotolati. Ne esce con il cuore trafitta da una ragazza, intenta a suonare al pianoforte una struggente melodia; una giovane donna bella, radiosa, con i capelli scarmigliati raccolti in una treccia ed il viso segnato da una spossatezza simile quasi all'abbandono. E' Beverly Penn.

La lettura del romanzo scorre lentamente, ma vale davvero la pena leggerlo perchè è una storia molto intensa. Mi ha coinvolta da morire e toccato nel profondo.

Ogni personaggio presente nel romanzo, ha una storia a sè molto interessante. L' autore ha usato una miriade di emozioni per descrivere tutto ciò. Il linguaggio usato è molto ricco e lineare.

La vicenda attraversa il tempo,prescinde la fisicità dei personaggi, ma che li attraversa e li allontana o avvicina a seconda delle correnti.

Questo romanzo emana una bellezza disarmante; una bellezza che non si vede, ma si legge e s'immagina.
Consigliatissimo.

Inoltre consiglio fortemente la visione dell'omonima trasposizione cinematografica del 2014.



Buona giornata...
Buona lettura...
La libraia matta90❤❤❤













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