Le colazioni sul lago di X





Buon pomeriggio miei cari lettori e mie care lettrici, oggi voglio parlarvi di un romanzo molto particolare, che io purtroppo non sono riuscita ad apprezzare. Il titolo in questione è: "Le colazioni sul lago di X", dello psicoterapeuta e autore  che si fa chiamare con lo pseudonimo di Tito Malinverno.

Figlio di editore, ha imparato a leggere all'età di quattro anni; la lettura è stata il suo primo gioco/amore. Dai 10 ai 15 anni ha corretto tutte le bozze per i libri che il padre pubblicava. Ha scritto decine di racconti per puro divertimento, copioni teatrali, discorsi per oratori pubblici, recensioni di libri e film.

Passiamo adesso  alla trama di questo romanzo dai toni polizieschi. Tito Malinverno il nostro protagonista, è un poliziotto che, durante  quella che avrebbe dovuto essere la sua operazione cruciale, scopre un inviluppo tra Stato e Antistato, assistendo ad un incontro a cui non doveva assolutamente assistere.

Per Malinverno inizia così un periodo di fuga; le informazioni che ha ricavato in quell'incontro, potrebbero mettere nei guai molti individui di spicco, che sarebbero disposti a tutto pur di metterlo a tacere.

Dopo mesi di fuga e di vita da vagabondo, impazzito, Malinverno decide di fermarsi, assicurando se stesso ad un uomo che in passato aveva fatto arrestare, con cui poi si è creato un legame duraturo di amicizia.

Ogni giorno e per due volte al giorno, dovrà inviargli un messaggio per fargli sapere se sta bene. Se quel messaggio non arriva, l'uomo è autorizzato a rivelare tutto quello che l'ex poliziotto ha scoperto.

Il tempo scorre tranquillamente, finchè un giorno, Massimo Morganti, un altro ex poliziotto desideroso di scoprire il segreto di Malinverno, si mette sulle sue tracce.

Troviamo anche un personaggio femminile di nome Gnetty che instaura un rapporto amoroso ma complesso col nostro protagonista. 

Tra colazioni sul filo di un rasoio, baci rubati e follia, ritroviamo questo bizzarro personaggio.

Purtroppo non sono riuscita per nulla a farmi coinvolgere da questa lettura. Ho trovato il racconto molto lento e personale; la vicenda si svolge  morbosamente, trasmettendomi ansia e  disagio. Inoltre per i miei gusti,  la vicissitudine è molto confusionaria.

A parte tutti questi fattori per me negativi, ho ritrovato un tipo di linguaggio molto umoristico; i soprannomi usati dall'autore, le descrizioni dei vari personaggi, sono una nota positiva presente nel romanzo.

Mi dispiace molto per non essere stata in grado di cogliere l'essenza del romanzo, ma purtroppo non  è  riuscito ad entrarmi dentro.

Ringrazio l'autore, per avermi dato la possibilità di leggerlo; inoltre invito tutti voi a leggerlo, senza farvi lasciar condizionare da un giudizio spiacevolmente soggettivo.

Buona giornata...
Buona lettura...
La libraia matta90💓💓💓






Commenti

Post popolari in questo blog

Presentazione 🌼🌹❤

RECENSIONE: "IL MARE DI VACCARELLA. LA MAGIA DI VACCARELLA E DEL SERRO FINATA".

RECENSIONE: "NON È MAI TROPPO TARDI". LUCIA MASSAGLIA