Io, te e la dislessia





Buongiorno miei cari amanti dei libri, oggi vi parlo di un'interessantissima lettura che affronta un tema molto complesso ed attuale: la dislessia; questo disturbo insorge già durante l'infanzia, ed è classificato tra i DSA (Disturbi dell'apprendimento).

Atti che per noi risultano semplici come leggere, scrivere, calcolare, non lo sono per i bambini ed i ragazzi dislessici. 
Molte volte questi bambini vengono considerati svogliati, quindi senza voglia di applicarsi; ma essi sono intelligenti, vivaci, socievoli e creativi.

Inoltre si ritiene che la dislessia sia causata dal coinvolgimento di fattori genetici ed ambientali. Di solito il trattamento, prevede l'utilizzo di adeguati metodi di insegnamento al fine di soddisfare le esigenze della persona. Anche se non si riesce a curare il problema alla base, è possibile diminuirne i sintomi.

Dopo una breve introduzione su questo disturbo dell'apprendimento, torniamo al romanzo; il titolo in questione è: "Io, te e la dislessia", la cui autrice è Mariarosaria Conte, napoletana, sposata con figli. E' inoltre laureata in Giurisprudenza, dopo l'abilitazione all'esercizio dell'avvocatura ha abbandonato la carriera legale per dedicarsi all'insegnamento nella Scuola Primaria e alla famiglia. Le sue opere pubblicate sono: "Mare nell'anima" (2015), "Io, te e la dislessia" (2016). Inoltre a breve uscirà un suo nuovo libro, il sequel di "Mare nell'anima"; intitolato "Bianca come la neve".

Uno dei protagonisti principali del romanzo è Daniela, un' un'insegnante romana che conduce una vita apparentemente tranquilla con la sua famiglia, il marito Antonio e i suoi tre figli; tra i quali la primogenita Veronica, una bambina brillante e da un'intelligenza più acuta rispetto ai suoi coetanei; ma Veronica possiede un'altra particolarità che la rende diversa dagli altri, la dislessia.

Questa lettura mi ha molto coinvolta sin dalla prima pagina, la tematica viene affrontata in modo profondo ma allo stesso tempo leggero, attraverso il racconto di una madre. Una madre fragile, che cerca in tutti i modi possibili di dare spazio alla figlia, alla sua insicurezza e al suo sentirsi esclusa dalla società scolastica.

La bambina viene purtroppo considerata svogliata ed incapace, viene così emarginata dalle insegnanti e dai compagni stessi. Una concezione del tutto sbagliata; mentre la vera svolta è pensare ad un ambiente di apprendimento sereno sia a casa che a scuola, dove l'essere "diverso" non significhi "sbagliato". 

E come dice la stessa autrice, al minimo accenno di sintomi riconducibili al DSA, bisogna richiedere subito una visita neuropsichiatrica; poi fare richiesta per un Piano didattico personalizzato, per far si che anche il dislessico coltivi le sue moltitudini di abilità, e quindi un giorno si realizzi imparando a gestirne in modo moderato i propri sintomi. 

Questo romanzo mi ha anche fatto comprendere quanto può l'amore di una madre arrivare a tanto. La signora Daniela, soffre e gioisce insieme alla figlia; l' una riflette completamente l'immagine dell'altra. 

Il linguaggio usato dall'autrice è molto inerente al tema trattato, il suo stile è molto limpido e scorrevole, nonostante l'intensità del tema affrontato. Mi ha anche molto colpita la capacità dell'autrice di mettere a nudo e quindi mostrare gli stati d'animo della madre e della stessa figlia.

Questa lettura mi ha aperto gli occhi proprio sulle difficoltà a cui si incorre in questa società in cui non esistono ancora la comprensione e la metodologia adatta per affrontare in modo sicuro queste problematiche inerenti all'apprendimento scolastico.

Inoltre ringrazio infinitamente l'autrice per la sua immensa disponibilità.

Consiglio vivamente questa lettura, in quanto affronta un problema abbastanza complesso, ma lo fa in modo coinvolgente.



Buona giornata..
Buona lettura...
La libraia matta90❤❤❤















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