PREFAZIONE: "LA FAMIGLIA HOFER"



Buongiorno miei cari lettori incalliti, in collaborazione con l'autore Mr. Rosolino, vi mostro la prefazione scritta da me e presente nel suo meraviglioso romanzo.




PREFAZIONE

Questo romanzo è una lettura molto celebrativa, attuale, e raffigura la famiglia Hofer, descritta
minuziosamente in ogni piccolo dettaglio. Ogni lignaggio, come d’altronde gli Hofer, a prima vista
appare come una stirpe perfetta e indissolubile, ma sappiamo che ogni casata che si rispetti possiede
il proprio vizio.
Il protagonista della vicenda raccontata, al quale mi sono davvero molto affezionata, ha un modo
tutto suo di relazionarsi con l’amore. Per lui questo sentimento così puro e casto rappresenta un
vortice di inibizioni, quasi una conquista sofferta e rocambolesca. Questa affezione, così lacerante e
passionale allo stesso tempo, viene tramutata in arte. Un’arte che affascina in modo reticente e
delicato.
Ciò che viene spesso dipinto dal nostro caro protagonista, è la donna: essere ammaliante e
sfaccettato, ma che come una lama a doppio taglio può ferire perennemente chi gli sta più vicino.
È quello che accade a Micheal, succube di una figura molto predominante nella sua vita, la madre
Esmeralda, che cerca di difenderlo possessivamente dai mali emanati dalla società, una comunità
esterna al loro ambiente tutelato ma soffocante.
Questo conflitto, che è soprattutto interiore, lo segnerà inesorabilmente per tutta la sua esistenza.
Michael, il protagonista, vivrà un amore tormentato per Camilla, la sua incantevole amica di infanzia;
sarà un sentimento magicamente incontaminato e corrisposto, ma terribilmente contrastato. Il suo
culto per la giovane amata è una passione paradisiaca e sfuggente. Lei la sua musa ispiratrice, lo
scopo di tutta una vita.
Questo libro può essere tranquillamente considerato un viaggio emozionale in tutte le sue
sfumature. Ti entra prepotentemente dentro, sviscerando totalmente il proprio essere, riportando alla
luce sensazioni empatiche e recondite, che non conoscevi.
L’autore attraverso il suo innato amore per il connubio scrittura-arte, è riuscito a creare un
qualcosa di evocativo e struggente, che coinvolge il lettore sin dalla prima pagina, attraverso le
vicissitudini descritte meticolosamente, come anche gli stati d’animo dei vari figuranti che
improvvisamente balzano fuori dalle loro pagine per venire a tenerti compagnia. Sono presenti molte
scene passionali, in cui l’autore riflette la propria sentimentalità con fare smaliziato e sublime, senza
ricadere nel triviale.
Come ho letto in un passo: “Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole,
bensì sull’effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All’incirca mezzo secondo
dopo aver finito il libro, dopo averne adorato l’ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da
un’emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto,
riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli
mancheranno. Un bel libro Marcus è un libro che dispiace di aver finito”.
Questo è ciò che ho provato dopo terminato la lettura.
In questo libro il lettore si dovrà soffermare sul lato profondo e nascosto espresso ermeticamente
dalle varie pagine, perché ogni raffigurazione va sentita e percepita con l’animo di chi l’ha scritta.

Marika Mendolia

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