RECENSIONE: "NON SARO' UN VECCHIO CATTIVO"




Buongiorno popolo lettore, oggi vi porto una lettura davvero molto sensibilizzata e profonda, il titolo in questione è: "Non sarò un vecchio cattivo", dell'autore dallo pseudonimo Vassily Zaitsev. 

La vicenda si apre con il protagonista nonché
pseudonimo Vassily Zaitsev, 41 anni separato in casa con una figlia,orfano di un padre a cui era legatissimo è un dipendente di banca anomalo,comunista impenitente, in una azienda dai chiari tratti fascisti. In 13 anni di banca non si é mai piegato alle pratiche sanzionatorie dell'ufficio personale ed alle intimidazioni degli sgherri della revisione interna. Non è felice della sua vita: tutto quello che poteva andare a rotoli ci era già finito. Come un orso ferito non si fida di nessuno e dal destino non attende più nulla. Anzi,ne ha quasi timore. Presso,l'ennesima,nuova agenzia,dove viene trasferito,incontra la sua collega e vicedirettrice,Irina,più giovane di 7 anni,una figlia,apparentemente sposata in un matrimonio felice,la quale vede il suo arrivo con preoccupazione,tanto da definirlo "un problema in più da gestire". A dispetto delle diffidenze reciproche i due cominciano ad annusarsi,scoprendo molti aspetti complementari l'uno dell'altra,fino a far nascere,dopo oltre un anno,un amore che sembra granitico. Vassily,se pur timoroso che finisca male ci si butta prima con prudenza,commettendo una serie di errori sesquipedale,ed infine totalmente senza reti di protezione. Zaitsev ed Irina,la Musa,vivranno due anni di intensa relazione,caratterizzata dall'ostracismo della famiglia di Lei,fino a quando l'Odiata Banca trasferisce  Irina ad altra agenzia. Da quel momento,inizia una lunga discesa verso gli inferi,con l'ingerenza sempre più determinante della famiglia di Irina,che giungerà a rompere la relazione in modo traumatico.Vassily, sarà costretto a far uso di psicofarmaci,fino a quando,ormai sull'orlo del precipizio,dopo aver seriamente rischiato il posto di lavoro,riesce a ritrovarsi durante un viaggio a Rimini,il luogo di vacanza della sua infanzia. Non vedrà mai più Irina,ma senza perdere la speranza,riesce a spazzar via dal suo cuore la rabbia per quel tradimento e per le vigliacche manovre messe in atto contro di Lui,da marito,sorella e cognato di Irina. Sì rende coonto che gran parte di quel fallimento é opera sua e pur non dimenticando il cinico abbandono d'Irina,si rimette in strada. Ammaccato e dolorante,riprenderà a mettere un passo innanzi all'altro,senza mai abdicare dai suoi sentimenti e dalla sua tensione morale. Proseguirà la sua personale lotta contro il capitalista,padrone unico della Banca,scegliendo di combattere per le sue Idee,accettando quello che alla fine é il motore dei destini umani: il libero arbitrio.

Il romanzo si dipana completamente sin dai primi capitoli. Conosciamo  Vassily e l'intera combriccola di colleghi,tra cui Irina,la quale viene descritta dall'autore come una divinità; donna da un'inestimabile ed ineguagliabile bellezza.
Tra di loro si crea una sorta di fiducia armoniale,un'intermezzo sinfonico,la fuga da una realtà dolorosa e rocambolesca,nella quale entrambi sono costantemente imprigionati...
Ed ecco che come in una rete intessuta dall'attrazione reciproca, si crea una tangibilità cristallizzata, dove il nesso tra ciò che è concepibile e ciò che non lo è, prende il sopravvento. L' amore, sentimento puro e profondo,arriva pian piano,in punta di piedi, quando meno te lo aspetti... E non importa minimamente se sei giovane,avanti con l'età, single,sposato. Arriva senza chiederti il permesso...
Questo è ciò che accade a Vassily durante un periodo complesso e fragilizzato. Irina irrompe prepotentemente nella sua scarna e abitudinaria esistenza, trascinandolo in un vortice quasi onirico,surreale...
Ma la complessità della relazione in se stessa, porterà ad un annullamento infausto di tutto ciò che di più autentico e attonito li unisce. 
L' autore con questo suo scritto, é riuscito a descrivere perfettamente la configurazione più variegata dell'amore . Dalla sua origine più recondita,al suo dissolvimento più dolente. La travagliata vicenda spinge il lettore verso uno stato di pungente e incessante tragitto emotivamente oggettivo e pietrificante.
Lo stile utilizzato dall'autore è molto fluido, utilizza un lessico semplice ma incisivo,dando vita a quell'originalità personalizzata. L' unica pecca riscontrata in tale opera, è data dall'eccessiva dispersione perioidale .

Buona serata...
Buona lettira...
La libraia matta 90...

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