RECENSIONE: "REPLAY"




Buongiorno carissimi lettori in vacanza, oggi ho proprio voglia di parlarvi di un romanzo giovanile e dai tratti alquanto leggeri; il titolo in questione è: "REPLAY",dell'autore cremonese MARCO GELMETTI...

Marco nasce a Cremona il 28 marzo del 1973 e sta ancora cercando un buon motivo. Fin dall'adolescenza ama l'arte con la stessa trascuratezza con cui si vuol bene al cane del vicino di casa, sbizzarrendosi compostamente nel disegno e nella pittura. Quando il Muro di Berlino stava crollando, è iniziata la sua pericolosa deriva rock, periodo in cui è rimasto a galla grazie ad un'equilibrata miscela di buoni voti scolastici,sbronze colossali,lezioni di chitarra elettrica e capelli lunghi oltre il livello di guardia. Consegue distrattamente una Laurea a pieni voti in Ingegneria Elettronica a Pavia,dedicandosi sempre più seriamente alla musica e alla scrittura. Nel 2007 ha iniziato ingenuamente a scrivere "Replay", il suo primo romanzo,che ha terminato nel 2013 grazie ad uno sfoggio di lentezza e indolenza di cui pochissimi esseri umani sono capaci. 

Il protagonista principale della vicenda descritta è J, un trentaquattrenne che vive a Milano e il suo sogno di fare il musicista è ad un passo dal naufragare. Il suo è un mondo costruito meticolosamente per proteggersi dal divenire adulto; fatto di serate al bar con gli amici,scontri sovrumani a calcio balilla  e partite ai videogames. 
 Un’esistenza sospesa, in cui J ha inconsapevolmente cresciuto e cristallizzato nella mente tre fantasmi: Luna, la sua ex ragazza, Skorpio, l’imbattibile e ormai introvabile rivale al biliardino e Garius, avversario immortale dell’ultimo schema di Dragon Nights. Una spirale di eventi improvvisamente lo travolge e lo costringe a fare i conti con una realtà da cui si è nascosto da troppo tempo, costringendolo ad affrontare i ricordi che tiene prigionieri.
Un romanzo pop-rock, che racconta in modo leggero di come il rifiutare l’età adulta non sia sempre e solo un atteggiamento immaturo, ma possa essere anche la reazione inevitabile verso una società in cui è impossibile riconoscersi.

Questo romanzo mi ha notevolmente sorpresa. Attraverso la propria semplicità affronta varie tematiche giovanili...
Si parla delle delusioni d'amore,delle sbronze colossali e del disagio giovanile dal punto di vista futuristico e lavorativo.
J è un giovane davvero molto particolare; la sua personalità è suddivisa in una miriade di pregevoli sfaccettature.
Egli possiede una propria filosofia di vita; a volte molto razionale mentre altre del tutto irrazionale. 
Il suo passato tornerà a bussare nella scarna esistenza che lentamente lo consuma. Ma J è il saggio maestro dell'ironia, la sua vita è tutto un susseguirsi di frivolezze, dolcezze e amarezze...
Attraverso i suoi occhi riusciamo ad apprezzare e prendere a gioco la nostra aspirazione più grande,riuscendo a comprendere che in fondo ognuno di noi ha un percorso ben delineato da seguire e soprattutto che non è mai detta l'ultima parola....
Tutto può improvvisamente mutare e soprattutto non tutti i mali esistenziali vengono per nuocere...

Ho apprezzato molto lo stile semplice e schietto utilizzato dall'autore. I periodi sono molto dinamici e scorrevoli. La trama si riflette abbondantemente sulla nostra società giovanile,trasmettendo enfaticamente la voglia di rincorrere e realizzare i propri sogni.

Ringrazio l'autore per avermi dato la possibilità di leggere e quindi analizzare ben da vicino il vivace universo di J e della sua buffa combriccola di conoscenti. 

Buona serata...
Buona lettura..
La libraia matta 90...



















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