RECENSIONE: "IL SOLSTIZIO DEL CUORE". AUTORE: STEFANO RICCHIUTI




Buon pomeriggio miei cari adorati lettori,oggi vi farò conoscere una lettura profondamente spassionata e accompagnata da un delicato tocco sensibilmente filosofico. Il titolo in questione è: "IL SOLSTIZIO DEL CUORE", dell'autore ed insegnante della federazione italiana di golf  STEFANO RICCHIUTI. Egli nasce a Torino nel 1977. Ha conseguito un Master in Programmazione linguistica.Tra le sue opere di manualistica ricordiamo  "La tecnica del golf moderno"(Carabà Edizioni 2017), "I 50 migliori esercizi per un grande golf (Calzetti & Mariucci Editori, 2017); mentre di narrativa citiamo la raccolta di racconti "Le varietà dell'ombra"(HerkulesBooks, 2019). "Il solstizio del cuore"è il suo primo romanzo. 

Il principale protagonista della narrazione è Claudio Spillari,gentiluomo che sul finire dell'Ottocento compie un viaggio,dapprima in treno e poi in carrozza,da Grosseto verso la città di Roccaviva per curare l'affare di famiglia relativo alla vendita della villa ereditata dai suoi genitori. Prima di giungere a destinazione la successione di immagini,rappresentative del paesaggio,lo inducono ad una profonda meditazione. Una volta lì,in procinto dell'incontro con un potenziale acquirente dell'immobile,il ritrovamento di una lettera ricondurrà Claudio all'amore travolgente vissuto vent'anni prima con Costanza, ciò comprometterà la trattativa. 

"Sopravvivono dentro ognuno di noi ricordi,misteri e radici che riaprono talune fessure di luce nelle notti oscure dell'anima".

Leggendo questo romanzo mi sono ritrovata coinvolta empaticamente nell'esistenza di Claudio. Ogni sua pura e riflessiva concezione, ha rilasciato in me una sensazione di pungente malinconia esistenziale che ritroviamo nel cuore stesso del nostro protagonista. La sua vita procede in maniera lenta,scarna e alquanto deleteria; e come se non bastasse a causa di un brutto incidente ecco che Claudio si ammala di polmonite,sfiorendo giorno per giorno nel suo giaciglio domestico. Ma il destino gioca ben bene le proprie carte,rimescolandole con dinamismo e avendo la meglio sulla morte stessa... Ed ecco che improvvisamente il nostro giovane e caro amico ritorna a ciò che era; un ragazzo dalla personalità fragile, un adolescente che cerca in tutti i modi di concretizzarsi al dì fuori della società attuale del periodo, creando intorno a se una sorta di barriera concettuale,contornata da un' ideale di vita alquanto realista ed allo stesso tempo pessimistico. 
Ma l'ingresso della cugina Costanza nella propria esistenza, muterà nettamente ogni pregnante pensiero del giovane, compromettendo il suo essere più splenico e recondito... Deliziandolo di quel puro,casto e quasi eterno amore a cui almeno una volta nella propria vita ogni essere umano è sottoposto,donando quella felicità quasi surreale... Dove il cuore, quell'organo composto da una miriade di pulsioni, sprigiona il più suggestivo dei suoi più attrattivi poteri. 
Col passare degli anni,ritroviamo un Claudio ormai uomo e padre di famiglia, che tornando a Roccaviva per metter in vendita l'immobile di famiglia, si ritroverà a meditare su ciò che accadde vent'anni prima;  lasciandosi cullare da un limpido e dolce ricordo e riprovando ancora una volta quella consapevolezza quasi utopica,si ritroverà magicamente a rivivere quei così tanto agognati giorni...

L'autore è riuscito con abile maestria ad insinuarsi tra le pieghe più fragili del mio cuore da lettrice,trasmettendomi quel senso di vuoto che un  amore talmente vero e profondo può lasciare dietro di sé... Ma donandomi anche quella maturazione sentimentale a cui ognuno di noi prima o poi con salda rassegnazione,farà i propri conti...



Buona serata...
Buona lettura...
La libraia matta 90...





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