RECENSIONE: "LE RAGIONI DELLA FOLLIA" - FABIO GIORGINO
Buonasera miei cari lettori incalliti... Oggi parliamo di un super thriller. Una narrazione ben delineata e tremendamente coinvolgente. Il titolo dell'opera in questione è: "LE RAGIONI DELLA FOLLIA", dell'autore FABIO GIORGINO. Egli vive fin dalla nascita (1968) a Maruggio (TA), sulla costa ionico-salentina. Fin da ragazzo dimostra un vivo interesse per l’arte in genere e per la lettura. Nel 2011 inizia a ronzargli per la testa l’idea di scrivere un thriller ambientato nel Salento, nasce così, dopo otto anni di riscritture, il suo esordio letterario.
La narrazione è ambientata a Taranto,dove sul litorale viene ritrovato il cadavere di un docente universitario, sulla cui spalla è stato impresso un marchio a fuoco raffigurante un fiore di loto. Il commissario Spiro Fusco si occupa del caso. Vive insieme alla figlia da quando Angela, tredici anni prima, ha abbandonato entrambi senza una apparente ragione, facendo perdere le sue tracce.
Quando Spiro comincia a indagare sull’assassinio del professore universitario, non immagina che le ricerche si intrecceranno con il proprio passato fino a sollevare il velo di mistero che avvolge da tanti anni l’abbandono di Angela.
Il commissario Spiro Fusco è un uomo dalla personalità fortemente interiorizzata,le sue vicissitudini ed i suoi drammi lo hanno portato a ciò che rappresenta oggi su ogni possibile fronte della propria esistenza. Sul lavoro è un capo ben meticoloso,con un ottimo intuito ed esperienza da vendere.
Egli si troverà a fronteggiare uno spietato serial killer dall'indole follemente profana,un animo con un movente ben saldo e screziato. Spiro indagherà sulla vicenda oltre ogni verità...Il suo passato incerto e rocambolesco,tornerà a tormentarlo e segnarlo ulteriormente... Perché la parte più oscura e profonda di noi stessi denigra nelle viscere più ancestrali,ridipingendo l'essere umano con una maschera di odio e rancore sul viso di chi si lascia annientare dalle immense tenebre. La vita privata del commissario viene messa a dura prova dal ritorno di Angela, la sua ex compagna di vita che lo aveva precocemente abbandonato affidandogli la loro adorata bambina di cinque anni.
Nonostante la mancanza di una figura materna preponderante, Fusco riesce ad infondere in Vanessa i giusti principi ,anche grazie all'aiuto della cognata,sempre pronta a qualsiasi evenienza ed emergenza da parte della bambina.
Angela è parte integrante della vicenda su cui il commissario sta indagando,rappresenta il fulcro centrale all'origine di ogni male.
La trama si dirama dinamicamente e con fare vertiginoso,contornata da un ritmo serrato e ipnotico. I vari figuranti possiedono un ruolo incalzante, vengono abilmente descritti dall'autore... Sono tanti i dubbi che balenano nella mente del lettore. Un vorticoso girotondo di idee sull'identikit dell'assassino e sul perché utilizzi proprio quel particolare modus operandi. Tanti indizi riguardanti i precetti ebraici, misteriose simbologie arcane e remote... La narrazione rilascia un retrogusto noir trasmettendo un alto tasso di adrenalina che scorre tra le vene del lettore.
L'autore è riuscito abilmente ad intrufolarsi nella mente del serial killer,portando alla luce ogni singolo, macabro stato d'animo tradotto poi in gesto crudele. La realtà non è ciò che vediamo...Ma la verità tanto agognata e celata dietro lo specchio,è esattamente opposta a ciò che percepiamo,è la chiave giusta e veritiera verso la salvezza.
Nonostante la mancanza di una figura materna preponderante, Fusco riesce ad infondere in Vanessa i giusti principi ,anche grazie all'aiuto della cognata,sempre pronta a qualsiasi evenienza ed emergenza da parte della bambina.
Angela è parte integrante della vicenda su cui il commissario sta indagando,rappresenta il fulcro centrale all'origine di ogni male.
La trama si dirama dinamicamente e con fare vertiginoso,contornata da un ritmo serrato e ipnotico. I vari figuranti possiedono un ruolo incalzante, vengono abilmente descritti dall'autore... Sono tanti i dubbi che balenano nella mente del lettore. Un vorticoso girotondo di idee sull'identikit dell'assassino e sul perché utilizzi proprio quel particolare modus operandi. Tanti indizi riguardanti i precetti ebraici, misteriose simbologie arcane e remote... La narrazione rilascia un retrogusto noir trasmettendo un alto tasso di adrenalina che scorre tra le vene del lettore.
L'autore è riuscito abilmente ad intrufolarsi nella mente del serial killer,portando alla luce ogni singolo, macabro stato d'animo tradotto poi in gesto crudele. La realtà non è ciò che vediamo...Ma la verità tanto agognata e celata dietro lo specchio,è esattamente opposta a ciò che percepiamo,è la chiave giusta e veritiera verso la salvezza.
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