RECENSIONE: "SCIROCCO E ZAGARA"
Buongiorno adorato popolo lettore , siamo in tempi bui che ci affliggono,ma nulla è perduto... La luce tornerà a splendere ... Nel frattempo desidero parlarvi di un bel giallo . Semplice,dinamico e molto originale . L' ambientazione è meravigliosa,in quanto è ambientato nella mia splendida terra: la Sicilia ,ed è come se avessi vissuto la narrazione in prima persona . Il titolo in questione è: "SCIROCCO E ZAGARA",dell'autore e medico barcellonese ANTONINO GENOVESE.
Antonino Genovese, classe ‘84, è Anestesista, Rianimatore e Algologo. Ha pubblicato per ragazzi “Il Principe Marrone” (Ed. Il Foglio 2007), “Il Dottor Maus e il settimo piano” (Ed. Smasher 2009), “Il Nonno è un pirata – Il diadema, la lancia e l’uncino” (Ed. Il Foglio 2017), “Il Nonno è un pirata – Il Guardiano del tempo” (Ed. Il Foglio 2019). Il racconto “Zanne” è incluso nell’antologia “Mosche contro vento” (Morellini 2019).
Nel 2005 ha vinto il concorso “Racconti Corsari” presieduto da Bruno Gambarotta.
Nel 2017 ha vinto il IV concorso letterario “M.Pietrini” organizzato dall’Ass.ne Ca.Le.Co. di Caltagirone (CT) con il racconto “Discesa”. Nel 2018 il romanzo “Il Nonno è un pirata – Il diadema, la lancia e l’uncino” ha ricevuto una menzione al “Premio al valore sociale-AFAP” organizzato da Paginascritta.
Nel 2019 si è classificato secondo al premio letterario “Tutti i sapori del giallo” in collaborazione con Il Giallo Mondadori.
Sempre nel 2019 si è classificato terzo al premio “Splendida Matera” organizzato dall’Ordine dei Medici di Matera.
Sempre nel 2019 si è classificato terzo al premio “Splendida Matera” organizzato dall’Ordine dei Medici di Matera.
Mentre l’estate si affaccia sulla città di Barcellona Pozzo di Gotto, il maresciallo Gianluca Mariangelo mastica amaro. Il cadavere di padre Giovanni Rossi, noto alle cronache per i sui affari con la malavita locale e l’accoglienza dei migranti, viene trovato nella piscina della sua lussuosa villa. Mentre le alte sfere ecclesiastiche chiedono una rapida risoluzione del caso, il maresciallo Mariangelo e il brigadiere Fascia si fanno largo tra prostituzione, mafia, traffico di migranti e un progetto di accoglienza per orfani. Finiranno in una fiaba nera come la notte più buia, un inferno dal quale non vi è uscita e le nefandezze umane sono lame nel costato dei giusti. Nell’oscurità del crepuscolo le acque del lago si increspano. Una sirena, catturata nelle reti di un pescatore, è costretta a vivere lì, mentre un mostro a sei zampe la osserva, pronto a stringerla nella sua morsa. È proprio il mostro a stuzzicare la voglia di giustizia del maresciallo. Sullo sfondo della città di Barcellona Pozzo di Gotto, tra i sapori di una Sicilia che profuma di Zagare e granite, mentre il sole ottunde le menti e il sangue scorre, invadendo il letto del Longano, Gianluca dovrà sfidare la sua angoscia per il mare e salvare quel che resta del suo matrimonio con Giuseppina, desiderosa di un figlio e di vivere nella sua città natale: Lipari. È proprio nel mare della paura che si nasconde la soluzione alla prima indagine del maresciallo Mariangelo.
“Scirocco e zagara”
rappresenta una narrazione alquanto dinamica, dai toni investigativi e furtivi,
il tutto condito da una meravigliosa ambientazione siciliana dal retrogusto
malinconicamente paesano. Il commissario Gianluca Mariangelo uomo dalla bonaria
personalità meridionale si troverà ad
indagare tra la malavita barcellonese e lo sfruttamento ed il traffico di
immigrati Il corpo esanime di padre
Giovanni Rossi viene ritrovato all'interno di una fontana nel giardino della
sua lussuosa villa, mentre le alte sfere ecclesiastiche vorrebbero
assolutamente e velocemente chiudere il caso a titolo accidentale per celare il
tutto, il commissario è pienamente titubante della situazione e decide di
procedere con le dovute indagini. Insieme al brigadiere Fascia suo collega ed
intimo amico, riuscirà a smascherare ciò che di più oscuro e deleterio nasconde
la Chiesa che con la propria
promiscuità sin da tempi remoti, ha sempre stroncato la giustizia
facendola franca.
L' omertà, piaga perennemente
sociale non è mai sparita, ancora oggi agisce costantemente e malevolmente in
una comunità che purtroppo non maturerà mai.
All’inizio di tale narrazione conosciamo il
commissario attraverso le proprie vicende personali. Giuseppina la consorte di
Mariangelo che con fare scontroso affievolisce relazionalmente il loro
rapporto, mettendo alle strette
Gianluca. La vicenda si dirama con tono palesemente serrato, trasportando il
lettore in un turbinio di brillanti intuizioni, enigmi massonici ed un
groviglio meticoloso che pian piano si discioglie, volgendo ad una conclusione
inaspettata e ingegnosamente originale e quasi surreale. Aver letto questo
giallo è stato come affiancare in prima persona Mariangelo, passeggiare con lui
per le più belle vie di Barcellona pozzo di Gotto ed essere parte costante
dell’indagine. L’autore è riuscito magistralmente a plasmare ed intrecciare una
narrazione ben delineata, dove ogni presunto figurante è legato all’ altro
da un’invisibile filo conduttore che al proprio culmine riparte
inaspettatamente e prepotentemente cambiando le carte in tavola ed intessendo
un finale scenico da far perdere nettamente la testa.
Buona giornata...
Buona lettura...
la libraia matta90...
Buona giornata...
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