RECENSIONE: AZZURRINA






Buongiorno miei lettori incalliti ... Stasera la pagina si tinge di azzurro...Perché vi parlo di una lettura alquanto spaventosamente recondita... Una vicenda che gela il sangue nelle vene. Una storia che non ti farà chiudere occhio per notti intere. Una breve narrazione ,ma intensamente geniale. Il titolo in questione è: "Azzurrina", dell’autore Luca Marini. 

Luca Marini (Bologna, 22 Dicembre 2000) è un giovane scrittore italiano. Nato da genitori bondenesi, si trasferisce a 3 anni a Bondeno (FE) dove attualmente risiede. Ha frequentato l’Istituto Teodoro Bonati e il Liceo scientifico di Bondeno. Scrittore per passione, dal 2016, invogliato da una piattaforma online, scrive KEGIVOS – Sogni Mortali per poi pubblicarlo nel 2019. Pubblica online, in seguito a un concorso di scrittura, numerose storie brevi come Azzurrina, Il Crionauta, La Signora Albert e L’Inferno della Balena. Poeta nel tempo libero, Luca ha iniziato a scrivere pubblicamente all’età di 10 anni esordendo con una vittoria al 3° posto nella categoria prosa, al 2° nella categoria poesia e nel premio speciale “Città di Bondeno” al 18° Concorso Letterario Andrea Bergamini. Proseguirà poi aggiudicandosi il premio speciale Andrea Bergamini alla 20^ edizione del concorso e, lo stesso anno, si aggiudica il 3° posto nella poesia al Concorso Letterario. “Memorie e ricordi: tracce, parole e segni”. In seguito alla sua rinascita come scrittore nel 2017, si aggiudica il 1° posto nel 2018 e il 2° posto nel 2019 alle ultime due edizioni del Concorso Letterario Andrea Bergamini e il 1° posto al 1° concorso di racconti “Piero Breveglieri”. Viaggiatore nel mondo e creativo, Luca nel tempo libero, oltre alla scrittura, si cimenta nel ballo come membro della Scuola di Danza Le Palestre ed è anche voice actor, video maker e grafico, nonché un appassionato videogiocatore e musicista.

Non ti ricordi? 
Davvero? 
Non ricordi quando sei andato al Castello di Montebello con quella troupe di investigatori? 
Pensavo avessi capito che quella notte ti avrebbe cambiato la vita per sempre.

Racconto Horror basato su una storia vera.
Il mio primo racconto scritto in SECONDA PERSONA.
Il protagonista di questa storia, sarai tu mio caro lettore.


La narrazione in questione ha come protagonista la nota Azzurrina . Nata intorno al 1370, Azzurrina sarebbe stata figlia di Ugolinuccio o Uguccione di Montebello, feudatario di Montebello di Torriana (RN), e sarebbe prematuramente scomparsa il 21 giugno del 1375, il giorno del solstizio d'estate 
Si dice che fosse una bambina albina. Poiché la superstizione popolare dell'epoca collegava l'albinismo con eventi di natura diabolica, la madre decise di tingerle periodicamente i capelli di nero. Tuttavia, dato che li tingeva con pigmenti di natura vegetale estremamente volatili, questi, complice la scarsa capacità dei capelli albini di trattenere il pigmento, avevano dato alla chioma della bimba riflessi azzurri come i suoi occhi: così avrebbe avuto origine il suo soprannome di "Azzurrina".
A causa di questo fatto, il padre decise di farla sorvegliare sempre da due guardie, Domenico e Ruggero, e di non farla uscire dal castello, per proteggerla dalle dicerie e dal pregiudizio popolare.
Si dice che il 21 giugno del 1375, mentre il padre era in battaglia, lontano dalla sua residenza, Azzurrina, sempre vigilata dai due armigeri, giocasse nel castello di Montebello di Torriana con una palla di stracci mentre fuori infuriava un temporale. Secondo il successivo resoconto delle guardie, la bambina avrebbe inseguito la palla caduta dalla scala all'interno della ghiacciaia sotterranea, nell'intento di recuperarla. Avendo sentito un urlo, le guardie sarebbero accorse nel locale entrando dall'unico ingresso, ma non avrebbero trovato traccia né della bambina né della palla, e il suo corpo non sarebbe stato mai più ritrovato. Il temporale sarebbe cessato con la scomparsa di Azzurrina.
La leggenda vuole che il fantasma della bambina sia ancora presente nel castello e che torni a far sentire la sua voce ogni cinque anni, in concomitanza con il cadere del solstizio d'estate.
La dinamica narrazione esposta dall'autore,trafigge inesorabilmente il lettore,tenendolo incollato alle proprie pagine. Una vicenda ai limiti dell'immaginabile. Una storia da brividi,che anche al termine della lettura continua ad aleggiare prepotentemente tra i meandri della propria mente. Un racconto che ci  implica in un ambiente raccapricciante,dai toni rocamboleschi ed oscuri. Personaggi insolitamente incoscienti che si troveranno a fare i conti con un passato indeterminatamente immane e profondamente segnante. Perché ogni vissuto malevolo o benevolo che sia,torna sempre a galla,sconvolgendo completamente le nostre azioni e a volte demolendo del tutto chi ci sta dinanzi. Un racconto che si legge tutto d'un fiato,  lasciando il lettore interdetto, attraverso un finale sorprendente e a tratti sconcertante.Una lettura che consiglio vivamente ad un pubblico che predilige il genere horror. Ringrazio l'autore per aver dato il via a questa  splendida collaborazione.


Buona giornata...
Buona lettura...
La libraia matta 90....








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