RECENSIONE: "IL BASILICO DI PALAZZO GALLETTI"


Buongiorno mie care lettrici e miei cari lettori... stamani voglio parlarvi di una lettura che mi ha piacevolmente e intensamente coinvolta. Il titolo in questione è: "Il basilico di Palazzo Galletti",della nota autrice palermitana Giuseppina Torregrossa. 

Laureata in medicina e chirurgia e specializzata in ginecologia, ha lavorato alla clinica ostetrica del Policlino Umberto I di Roma.

Ha esordito come scrittrice a 51 anni, nel 2007, con il romanzo L'assaggiatrice.Passata a Mondadori, nel 2008 ha pubblicato Il conto delle minne.

Con il monologo teatrale Adele ha vinto nel 2008 il premio opera prima "Donne e teatro" di Roma. Nel 2013 è finalista del premio Fedeli,mentre nel 2015 vince il Premio letterario internazionale Nino Martoglio e  il premio Baccante.

Impegnata nel volontariato, è vicepresidente del Comitato romano dell'Associazione per la lotta ai tumori al seno (ALTS), e responsabile del programma di prevenzione dei tumori dell’apparato riproduttivo nel carcere femminile di “Rebibbia“ e di “Termini Imerese – Palermo”.

Nell'ottobre 2017 è indicata come assessore ai beni culturali della Regione Siciliana dal candidato del centro sinistra alla Presidenza, Fabrizio Micari, che però alle elezioni giunge solo terzo.


L'estate avvampa a Palermo, la terra è arida e i bacini a secco. Dai rubinetti, come sempre in agosto, l'acqua scende appena, sui marciapiedi l'immondizia fermenta rendendo l'aria irrespirabile, e a nulla servono preghiere e invocazioni a santa Rosalia affinché faccia piovere. I poveri si muovono nei bassi come fantasmi nella polvere, i più abbienti hanno già lasciato i quartieri alti per le loro ville al mare. Nell'attesa della festa in onore della patrona della città, Marò, da poco promossa a capo del gruppo "antifemminicidio", porta avanti con riluttanza una nuova complessa indagine su un omicidio avvenuto il giorno di Ferragosto. Non attraversa un periodo felice, la commissaria. La promozione, anziché gratificarla, l'ha resa insicura, come non si sentisse all'altezza di quella nuova responsabilità – e in cuor suo desidera smettere "la pesante divisa da poliziotta, per vestire i panni più leggeri della cuciniera" –; la turbolenta relazione con Sasà, sempre più intrattabile da quando il questore l'ha spedito in un sonnacchioso commissariato dove nulla funziona e nulla accade, pare volgere al tramonto fra risentimenti, incomprensioni e défaillance sessuali. Gli anni passano veloci, troppo, e forse quell'uomo bizzoso, un tantino rozzo e grossolano, è l'ultima possibilità che le rimane di crearsi una famiglia. È per questo, perché la sua vita è a un punto morto, che Marò avrebbe preferito non occuparsi del caso? Intanto l'indagine, inaspettatamente, le sta mettendo sotto il naso man mano elementi che sembrano avere bizzarre implicazioni con la sua vita privata. Quale svolta l'attende in fondo a questa estate "che non lascia presagire nulla di buono"?

Una vicenda dalle tematiche espressamente complesse e al contempo incalzanti.  Una storia meramente realistica incorniciata perfettamente in una Palermo duramente colpita da un' asfissiante estate meridionale; ed è proprio durante queste giornate così afose che nel tanto atteso giorno di Ferragosto,assisteremo come vividi spettatori ad un macabro omicidio. La giovane Giulia Arcuri,vittima inconsueta di una mente malata,era una ragazza molto riservata che passava completamente la sua acerba esistenza rinchiusa in quell'antico e singolare remoto palazzo a causa di quella tanto deleteria patologia che la affliggeva; con la sua candida pelle alabastrina ogni fonte naturale di luce, per lei rappresentava un rovente rovinoso pericolo. Nonostante ciò, la giovane aveva instaurato una relazione passionale con un uomo sposato che andava spesso a trovarla .  Ed è proprio da quì che l'autrice dona un ritmo serrato alla storia, svelandoci improvvisamente ogni piccolo, a tratti innocuo particolare che va nettamente ad incastrarsi genialmente in un grande puzzle rappresentativo . Un incastro perfetto e riccamente peculiare che  attrae inconfutabilmente il lettore . Una lettura che improvvisamente esplode in tutta la sua eccentrica dinamicità... lanciando un finale del tutto inaspettato e dal retrogusto voluttuoso. 


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