RECENSIONE: "PESCHE SCIROPPATE"


Buongiorno adorati lettori,oggi vi parlo di una drammatica lettura che affronta una tematica attuale,ma che l'autrice è riuscita a convertire in una piacevole e schietta vicenda. Una narrazione ben delineata,ambientata nel 2020 all'inizio di questo deleterio e terribile virus. Il titolo in questione è: "PESCHE SCIROPPATE" , dell'autrice romana Michela Bari . Vive col marito e il loro bambino . Si occupa di Diritto del lavoro ma ha una gran passione per la fotografia e ama leggere davvero molto. Ama anche viaggiare e soprattutto la Sardegna,terra d'origine della sua famiglia . Spesso si cimenta in sport estremi,rischiando anche di farsi male.


È l'une dici marzo 2020. Per la prima volta da quando gli italiani hanno memoria, il Governo mette in atto una misura del tutto straordinaria, obbligando le persone a rimanere dentro casa per evitare il dilagare dell’epidemia da COVID-19. Ellis deve trascorrere la quarantena lontano dal fidanzato Riccardo, bloccato all’estero, e insieme al migliore amico di lui, Carlo, che per pura casualità si ritrova in casa loro. Danilo, un romano verace dal cuore grande, viene abbandonato dalla badante della nonna ed è costretto a cavarsela da solo con l’adorata vecchietta. Marco trascorre il lockdown in un clima familiare compromesso dalla fine dell'amore con sua moglie e dalla difficile gestione del ménage familiare, ma durante i flash mob organizzati sui balconi ha l'occasione di conoscere il suo misterioso vicino di casa, con cui stringe una forte amicizia. Tre realtà costrette a confrontarsi con l’inattesa reclusione forzata, con le piccole e le grandi difficoltà che ne derivano e con emozioni mai conosciute prima: dolore, passione, bilanci, amore, solitudine, generosità, colpi di scena, paure e inquietudini di un mondo dove le case sono rifugi e, allo stesso tempo, prigioni e le terrazze palcoscenici e platee. Le tre storie scorrono parallele all’interno di una narrazione alternata e legata agli eventi realmente accaduti durante i mesi del lockdown e poi si intrecciano raccontando, attraverso dialoghi permeati dalla classica ironia romana, la drammaticità degli eventi di quei giorni e di una vita che sembra sospesa, ma che in realtà continua a scorrere inesorabile. “Le pesche sciroppate si conservano fino a 3 mesi, purché il sottovuoto sia avvenuto correttamente e avendo cura di tenere i vasetti in un luogo fresco e asciutto e al riparo dalla luce diretta” (“Giallo Zafferano”).

Tale storia mi ha davvero molto coinvolta  . L'idea di utilizzare più voci narranti è stata davvero un' abile mossa che ha dato vita ad un originale  e incalzante trama. 
I vari personaggi presenti all'interno della narrazione,possiedono una loro travagliata esistenza; numerosi e complesse questioni da risolvere. In una Roma blindata dalla terribile pandemia da Covid 19,conosceremo da vicino degli originali figurativi personaggi. 
Danilo un giovane e vivace romanaccio dal cuore d'oro che si ritroverà a ricoprire le veci di badante per la sua cara nonnina. La vecchietta gli darà davvero tanto filo da torcere mantenendolo perennemente in riga. Conosceremo la fragile Ellis lontana dal suo compagno di vita, la quale si ritroverà a condividere il proprio appartamento con Carlo,il migliore amico di Riccardo. Carlo per pura casualità pensando di andare a trovare dopo tanto tempo il suo fraterno amico,rimarrà bloccato insieme ad una sconosciuta  .
Ma nulla è come sembra.  Due estranei per caso,ma uniti da una persona per entrambi importante e da una stramba circostanza che li guiderà per un'inaspettata ironia del destino a scoprire di avere molto in comune.Quindi la loro forzata convivenza non risulterà poi così tanto terribile.
Marco, un giovane uomo in crisi matrimoniale già da parecchio tempo e perennemente con le mani al muro; durante i flashmob organizzati in balcone,conoscerà il suo enigmatico vicino di casa con cui instaurerà un profondo e intenso rapporto d'amicizia. 
Una serie di esilaranti scenette da leggere tutte d'un fiato. Una sorta di guida spensierata per salvaguardarsi da un male invisibile che silenziosamente senza le dovute precauzioni, può insinuarsi dentro di noi. Un'opera drammaticamente gioviale e a tratti sorprendentemente riflessiva; destini che cambiano le proprie carte in tavola,inaspettati colpi di scena che lasceranno costantemente allibito il lettore. 
Le inquietudini più profonde che involontariamente faranno il loro ingresso nella vita dei vari personaggi ...un incubo senza fine nel quale molti si rifugeranno per salvarsi da qualcosa di sconosciuto e incontrollabile.  
Come un prezioso vasetto colmo di pesche sciroppate da tenere in maniera cautelata in un luogo ben protetto e lontano da qualsiasi fonte di umidità per tre mesi interi....ogni individuo protagonista dell'opera, maturerà giorno dopo giorno senza nemmeno accorgersene; acquisendo un' interiore consapevolezza di sé e di chi giornalmente incrocia la propria strada. 


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