RECENSIONE: "LA DISCIPLINA DI PENELOPE". GIANRICO CAROFIGLIO .


Trama

Penelope si sveglia nella casa di uno sconosciuto, dopo l'ennesima notte sprecata. Va via silenziosa e solitaria, attraverso le strade livide dell'autunno milanese. Faceva il pubblico ministero, poi un misterioso incidente ha messo drammaticamente fine alla sua carriera. Un giorno si presenta da lei un uomo che è stato indagato per l'omicidio della moglie. Il procedimento si è concluso con l'archiviazione ma non ha cancellato i terribili sospetti da cui era sorto. L'uomo le chiede di occuparsi del caso, per recuperare l'onore perduto, per sapere cosa rispondere alla sua bambina quando, diventata grande, chiederà della madre. Penelope, dopo un iniziale rifiuto, si lascia convincere dall'insistenza di un suo vecchio amico, cronista di nera. Comincia così un'investigazione che si snoda fra vie sconosciute della città e ricordi di una vita che non torna. Con questo romanzo Gianrico Carofiglio ci consegna una figura femminile dai tratti epici. Una donna durissima e fragile, carica di rabbia e di dolente umanità.



Recensione a cura de La libraia matta 90

Ritorna il giallista barese Gianrico Carofiglio con una vicenda dinamica e dal ritmo investigativo. La protagonista principale è Penelope ex Pubblico Ministero e con un valido, infallibile intuito da detective. La giovane donna decide di occuparsi dopo anni di un caso che era stato archiviato; incontrando il marito della vittima che le chiede disperatamente aiuto,in quanto non si da pace per l'ingiustizia nei confronti della moglie e per gli infondati sospetti su di lui che ancora oggi lo tormentano. Egli vuole riscattare il proprio onore per offrire anche una valida spiegazione alla sua bambina  che quando diverrà adulta esigerà delle valide spiegazioni sull'improvvisa scomparsa della madre.
In un primo momento Penelope decide di lasciar perdere il tutto e di continuare con la sua scarna pacata esistenza segnata da alcuni malsani vizi;
ma è proprio durante uno di questi momenti a tratti sprecati, che deciderà di mettere in moto il proprio ingegno e di calarsi nella parte della vittima per scovare il presunto colpevole. Ed ecco che ci troveremo al suo fianco seguendo insieme una pista inizialmente tortuosa e confusa; un tragitto secondario che molto presto si rivelerà fondamentalmente importante per lo svolgersi delle indagini personali della nostra audace detective. Penelope possiede un'indole da soggetto filofobico; essendo una donna che rifiuta continuamente ogni tipo di relazione che possa sfociare in qualcosa di duraturo,si accontenta della classica notte passata con un perfetto sconosciuto che il giorno seguente non rivedrà mai più. Ma secondo un'attenta analisi che per l'appunto l'autore fa ben emergere nella narrazione,queste personalità concentrano la loro incapacità di amare e di legarsi solidamente a qualcuno, snodandosi sui loro più profondi talenti e dedicandosi continuamente sul continuo  perfezionamento di tali abilità. 
La storia si dipana su differenti fronti che attraverso degli insoliti colpi di scena,seguiranno un logico filo conduttore che porterà il lettore a mutare completamente rotta; in quanto l'autore lo depisterà completamente per quasi l'intera narrazione,cogliendolo poi improvvisamente di sorpresa. Un piacevole giallo tutto italiano che si legge in un soffio.

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