RECENSIONE: "IL CONTO DELLE MINNE". GIUSEPPINA TORREGROSSA.


Buonasera mio adorato popolo lettore...oggi ho proprio voglia di rituffarmi tra le meravigliose tradizioni millenarie della mia magica terra:la Sicilia; ed è proprio quì che è ambientata la suggestiva commovente storia della giovane e casta Agata. 

Ogni anno nonna Agata vuole accanto a sé la nipote Agatina per insegnarle i segreti dei dolci in onore della Santa di cui entrambe portano il nome. Mentre impastano le cassatelle a forma di seno, le "minne", la nonna racconta il martirio della Santuzza, cui il crudele console Quinziano, non sopportando di sentirsi respinto, fece tagliare le mammelle. La drammatica vicenda rivela una delle regole del mondo maschile: "... devi sapere che gli uomini, se non ci provi piacere quando ti toccano, si sentono mezzi masculi, ma guai a te se ci provi piacere, perché allora ti collocano tra le buttane". Parte da qui il "cuntu", il racconto, della storia di una famiglia siciliana e delle sue donne straordinarie. Per ciascuna di loro, fino alla piccola Agatina che dovrà diventare grande, le minne hanno un significato speciale: grandi o minuscole, aride o feconde, amate senza pudore o trascurate da uomini disattenti, sane o malate, diventano la chiave per svelare i più intimi segreti della femminilità e dell'orgoglio di generazioni di donne e di una in particolare, forse la più coraggiosa.

Un ritratto quasi fiabesco di una Sicilia antica e a tratti malinconica. L' autrice  descrive realisticamente la vicenda; riportando alla luce emozionanti risvolti dal retrogusto fascinosamente arcaico e allo stesso tempo seducente. Una narrazione genialmente costruita intorno alla veneranda figura di Sant' Agata; Santa patrona di Catania e protettrice della salute del seno.
La protagonista principale della vicenda affronta con estremo ardore la propria esistenza di donna siciliana dedita al proprio ruolo di femmina "massara" che organizza e svolge i lavori più frenetici tirando anche su la prole. Un'intessuta vicendale ricostruzione che instilla profonda concretezza nello stile espositivo dell'autrice stessa. 
Personaggi indelebili che figurano in ogni minima parte della narrazione,donando spiccato sentore umanizzato e commemorativo. Lettura che raccoglie un immenso connubio di tradizioni,odori,sapori e paesaggi mozzafiato.  Una terra sincera e appagante ma che al contempo cela una fitta rete di spigolose e incomode tipicità. Un ornato omaggio all'esistenza femminile in se stessa e alla continua ricerca di ciò che realmente siamo. La Torregrossa rappresenta una garanzia; coi suoi scritti schietti e sicilianamente surreali,ha dato origine a un'innovativa tendenza di scrittura.

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