RECENSIONE: "AMURI". CATENA FIORELLO GALEANO.


Buongiorno miei adorati lettori settembrini, oggi finalmente ho il piacere di parlarvi di un libro che mi ha in un certo senso davvero  stregata. Un cocktail vincente che in quest'ultimo periodo sta riscuotendo davvero molto successo; un titolo dai toni graffianti e indelebili. Stiamo parlando di "AMURI", dell'autrice CATENA FIORELLO GALEANO.

Catena Fiorello nasce a Catania. Catena ha gestito in passato un’agenzia matrimoniale. Attualmente è una scrittrice, autrice televisiva e conduttrice televisiva.
Catena Fiorello ha collaborato principalmente all’elaborazione dei testi per numerosi programmi, come Festivalbar nelle edizioni 1997/1998, Buona Domenica nello stesso periodo e a vari programmi radiofonici, tutti legati alla presenza nel cast del fratello Rosario. 

Nel 2005 è autrice e conduttrice di Nati senza camicia su Rai 3. Nel 2006 è autrice e conduttrice di Blog – reazione a catena su Rai 2 e collabora, inoltre, con giornali nazionali. Nel 2009 ha condotto il programma “L’isola del Gusto” andato in onda su Alice.

Nel 2013 pubblica Dacci oggi il nostro pane quotidiano, un libro sulla vita familiare dell’autrice in cui spiccano le ricette di cucina povera della madre, inserite per descrivere, anche attraverso l’arte culinaria, l’ambiente della sua casa.

Nel 2018 con il romanzo Picciridda vince il Premio Elsa Morante Ragazzi. Da Picciridda è stato tratto l’omonimo film, per la regia di Paolo Licata, presentato alla 65esima edizione del Taormina Film Fest. Nel 2019 recita nei film A mano disarmata e Nati 2 volte. Nel marzo 2021 recita una piccola parte in Svegliati amore mio, miniserie di Canale 5 diretta da Ricky Tognazzi e Simona Izzo.

Dal 2020, con l'uscita del romanzo Cinque donne e un arancino, si firma Catena Fiorello Galeano: Galeano è il cognome della madre.

SINOSSI 

Si torna sempre nei posti dove siamo stati felici, ma a volte è difficile farlo, Isabella lo sa... A trentacinque anni, un matrimonio in crisi con Giulio, e troppi perché alle spalle, Isabella vuole raggiungere quel luogo lontano in cui è stata davvero serena per l'ultima volta. Con gli occhi socchiusi riesce a ritrovare la lei bambina, ospite a casa dei nonni. Da quel punto alto, affacciata alla finestra, il mondo sembra un sogno dolcissimo. Arriva il giorno tanto atteso, quello in cui riceve la prima bicicletta. Sono tutti in giardino, lei, mamma, papà con sua sorella Adele in braccio, e i nonni, orgogliosi in un angolo. Poche ore dopo in quel quadro armonioso si rompe un equilibrio. Senza un motivo apparente i suoi decidono di rientrare in città. Lacrime, urla, e rabbia nel cuore. Perché è accaduto? Perché tutta quella fretta? Gli adulti non rispondono e, peggio, si allontanano fra loro. La famiglia intera deflagra, fino alla separazione dei genitori. È con questo bagaglio di dolore che Isabella parte, dopo venticinque anni, alla volta di Arcudi. La scusa è prendersi una pausa per salvare il suo di matrimonio, su quell'isola dove tutto è ardore, natura selvaggia e silenzio. Al duecentodiciottesimo scalino trova la pensioncina di Santa, e lì ogni cosa prenderà una piega inaspettata, ristabilendo verità e sotterfugi. L'incontro con Daniel, un chitarrista filosofo con l'ambizione della scrittura, la aiuterà a capire cosa le manca davvero. Si nutriranno a vicenda dei propri dubbi, in una dinamica inesplorata che insegnerà a Isabella ad accettare alcune amare rivelazioni. A cominciare dai racconti di Teresa, una donna che conosce bene la sua storia, passando per le richieste di un rampante avvocato che vuole farle vendere la proprietà di famiglia, fino ad arrivare a Sveva, l'amica sincera che le mancava. E intanto, tra un'escursione in barca, una camminata verso le alture del vulcano, e un tramonto capace di togliere il fiato, Isabella e Daniel si avvicinano pericolosamente, ma il pensiero di Giulio è sempre fermo lì, nell'anima. In questo ottovolante di emozioni, Isabella compirà il viaggio più bello, quello dentro se stessa, e scoprirà che l'amuri, l'amuri vero, anche quando è perduto può fare ancora del bene.


RECENSIONE A CURA DE LA LIBRAIA MATTA 90

L' autrice riesce a trasmetterci sin dalle prime pagine una marcata malinconia che viene abilmente impersonata dalla protagonista stessa che attraverso una profonda proiezione al passato, decide di tornare nella sua remota Sicilia; una terra che emana serenità e al contempo estremo ardore. Ed è proprio da lì che hanno origine i suoi ricordi più felici; quelle stagioni estive passate in compagnia dei suoi amati nonni. Ma improvvisamente qualcosa si è bloccato,un evento inaspettato  ha stravolto, cambiato completamente i piani per quelle tanto attese vacanze estive fanciullesche. 

Cosa si cela realmente dietro questo improvviso distacco da quella tanto rinomata e recondita isola? Approfittando della sua crisi coniugale, Isabella decide di prendersi un pò di tempo per sé stessa. Un periodo di riflessione compensato da questo meraviglioso viaggio nel passato; arrivata ad Arcudi incontra Santa proprietaria della confortevole pensione dove alloggerà durante il suo soggiorno. Santa è davvero una donna d'altri tempi; come si suol dire da noi in Sicilia: "Na fimmina di casa". 

Isabella tramite la donna, riuscirà ad ottenere una scombinata e impensabile verità con cui dovrà prima o poi scontrarsi. Ma l'isola non le lascia alcuna via di scampo nemmeno dal punto di vista sentimentale; in questa sua pausa di distaccamento dal compagno, incontrerà il giovane Daniel; la loro è un'intesa unica. Un sentimento profondo lì lega; ma il pensiero di Giulio fa sempre capolino inavvertitamente.  

Un' inobliabile e delicato viaggio a tu per tu con se stessi e con quella parte di sé alquanto sconosciuta. Un'esperienza di rinascita e rivincita sui propri limiti; il tutto contornato dalla straordinaria bellezza della nostra isola che sin dall'antichità possiede il predominante potere attrattivo legato ai suoi quasi utopici paesaggi incastonati tra le numerose e straordinarie epiche leggende che silenziosamente la caratterizzano.

Personaggi peculiari, veri, che non lasciano spazio all'immaginazione. Una storia reale per persone reali. 


 



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