INTERVISTA: DANIELE TOMMASI


Buongiorno miei cari accaniti lettori...

Oggi per la rubrica "Parlando con gli autori", ho il piacere di presentarvi Daniele Tommasi con la sua nuova opera: "SE DEV'ESSERE SIA".


1) Buongiorno Daniele. È un piacere poterti intervistare in prossimità dell'uscita della tua nuova opera; parlaci un pò della stesura di questo tuo nuovo lavoro.

- Buongiorno Marika e ben ritrovata. Beh, posso dirti che al momento ho mantenuto le promesse e quindi a breve vedrà la luce. "SE DEV'ESSERE SIA", il secondo capitolo della trilogia. Occorre ringraziare il mio relatore, nonché caro amico, Sergio Gaiffi che m'ha "pressato" affinché mi mettessi al pezzo per scrivere questa seconda opera a distanza di un anno e mezzo circa dalla prima, che altrimenti rischiava di rimanere in cantiere solo nella mia testa. 


2) Ritroveremo i nostri amati beniamini di "Buio Scarlatto" o ne incontreremo completamente di nuovi? 

- Certamente! Li Ritroveremo là dove li abbiamo lasciati e, seppure con ruoli diversi, saranno vittime e carnefici delle nuove situazioni che, sempre colorate di tinte noir, impatteranno nelle loro vite. Scopriremo contestualmente anche nuovi personaggi, due su tutti, che avranno un certo spessore all'interno del romanzo e magari, chissà, anche nel terzo...


3) Cosa ti ha spinto o come dire ispirato per questa nuova avventura?

- Tu sei tra le persone che sanno fin dall'inizio che nella mia testa c'era, e c'è, l'idea di regalare ai miei lettori una trilogia ambientata prevalentemente a Viareggio. Più che l'ispirazione, che non è mai mancata, credo sia solo questione di tempi: per concretizzare questo progetto impegnativo occorre mettersi sotto con determinazione imponendosi delle scadenze, altrimenti il tempo vola tra impegni, lavoro, vita privata. 


4) Quali sono gli aspetti che personalmente reputi positivi e negativi nello scrivere un romanzo? 

- Personalmente non credo esistano aspetti negativi, si scrive per raccontare storie esternando ciò che si ha dentro e che si vuole condividere. Si può incappare in momenti di flessione, giorni in cui pur mettendosi lì non esce niente, momenti in cui è più facile chiudere tutto e rimandare piuttosto che andare avanti, ma sono istanti passeggeri. Alla fine quello che si vuole far uscire, in un modo o nell'altro, esce. Le menate, per quando mi riguarda, consistono in tutto ciò che viene dopo: scelta della copertina, prove di stampa e soprattutto l'organizzazione delle varie presentazioni.


5) Quando contano le influenze della tua sfera personale in questo campo? Sei un tipo di persona che si lascia influenzare da ciò che scrivi?


- Credo che le circostanze della vita impattino per forza in qualche modo, l'importante è cercare di mantenere una lucidità che ti consenta di non farti coinvolgere troppo, sia in positivo che in negativo. Va bene farsi ispirare da persone o situazioni ma poi occorre estrapolare solo apostrofi razionali e funzionali rispetto a ciò su cui si sta lavorando. 


6) Provi empatia coi tuoi personaggi riuscendo ad immedesimarti in loro?

- Certo che sì. Più volte ho risposto che c'è qualcosa di me in tutti i personaggi a cui ho dato vita, dai più importanti ai più marginali; credo che rappresenti una "conditio sine qua non" affinché il lettore percepisca l'anima di tutti coloro all'interno delle vicende, li possa considerare come persone reali, vivi.


7) Consideri la scrittura un lavoro?

- Sono uno scrittore emergente, non voglio ingannare nessuno. Tutto nasce da lontano, sin dai tempi delle scuole in cui si capiva dai voti sui temi che probabilmente avrei potuto  confrontarmi con il mondo delle lettere. Detto questo, quando decido che è arrivato il momento di rimettersi a scrivere affronto la cosa come un professionista, imponendomi tempi, scadenze e lavorando sin da subito in maniera analitica e articolata con un occhio sempre molto attento ai dettagli. A tal proposito l'unico dettaglio che al momento manca, affinché si possa considerare un lavoro a tutti gli effetti, è la firma sul contratto di una major... 😊


8) Ed infine svelaci qualcosa su questa tua nuova pubblicazione e naturalmente la data di uscita.


"SE DEV'ESSERE SIA" verrà presentato ufficialmente a Viareggio in data sabato 21 maggio 2022 presso lo stabilimento balneare Zara ed in Sicilia in data domenica 5 giugno 2022 al Mamma Caura presso le saline Ettore Infersa di Marsala, patrocinati dai Rotary club Trapani e Mazara distretto 2110. Il romanzo è ordinabile in tutte le librerie d'italia e su tutti gli store online. Posso dirti che oltre alle mie zone, in questo secondo romanzo sarà interessata anche la mia amata Sicilia dove non a caso ho voluto organizzare una presentazione "ad hoc" ringraziando per la collaborazione e l'ospitalità i fraterni amici Giuseppe Raineri, Antonio D'Ali Staiti e sua moglie Carol oltre ai presidenti dei due Rotary club. Per il resto ti anticipo che a differenza di Buio Scarlatto, in questa opera faranno da padrone i dialoghi tra i personaggi, senza mai far latitare la fase descrittiva a cui sai che sono molto legato. Ho cercato di fare del mio meglio, e i feedback di chi ha collaborato con me lo ha letto in anteprima sono molto positivi. Se è vero che il mio primo romanzo ha riscosso un grande plauso da pubblico e critica, questo secondo si candida per non essere da meno. Poi, come sempre, sarà un piacere leggere commenti e recensioni da parte di tutti sui miei profili social o sul mio sito www.danieletommasiacrittore.it

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