RECENSIONE: "L' ULTIMA MEZZANOTTE". STEFANO RICCHIUTI



Buongiorno adorato popolo lettore... Oggi ho proprio voglia di deliziarvi parlandovi di un libro che contiene e intrattiene il lettore con uno stile espositivo davvero molto raffinato e poetico. Un modus operandi d'altri tempi che attrae e delizia. Il titolo in questione è "L' ULTIMA MEZZANOTTE" di STEFANO RICCHIUTI.

Stefano Ricchiuti nasce a Torino nel 1977, "L' ultima mezzanotte" è la sua settima pubblicazione. Autore eclettico, ha spaziato dalla narrativa alla saggistica. Dopo il romanzo d'esordio "Il solstizio del cuore" (Tempra Edizioni, 2019), nuove atmosfere retrò, e dal sapore decadente, si sviluppano in questa sua nuova e raffinata opera. 


SINOSSI 

Ludovico Ferri è uno scrittore e poeta che vive nell’opulenta Perugia del 1929. Aduso alla frequentazione di bordelli e all’uso di psicotropi attivi - così come si confaceva a ogni intellettuale dell’epoca - è considerato un illustre erudito da appassionati di narrativa e dagli editori. Purtroppo però, l’opera a cui è maggiormente legato, “Il seme”, viene costantemente respinta dalle case editrici alle quali si rivolge, in quanto ritenuta offensiva nei confronti della morale comune e dei costumi medio borghesi. Affranto, il Ferri, inizierà a peregrinare fra bettole e osterie, e in una di queste si lascerà andare a dei complimenti non richiesti nei confronti di una donna impegnata. Il compagno di quest’ultima minaccerà Ludovico, il quale verrà salvato dall’intervento di Andrea, un giovane perdutamente invaghito delle abilità poetiche del Ferri. Così il letterato conoscerà Elena, madre del ragazzo e vedova di lungo corso, con la quale intreccerà una relazione sensuale e inaspettata.

RECENSIONE A CURA DE LA LIBRAIA MATTA 90

La vicenda si dipana in maniera profonda sin dalle primissime pagine; infatti il protagonista principale viene subito ben delineato offrendo precocemente su un piatto d'argento la sua autentica natura umana. Il suo pensiero da uomo carismatico, intellettuale e passionale adorna continuamente la narrazione donando al lettore un’affascinante visione rappresentativa. Ludovico Ferri talentuoso artista letterario e amante della donna nel suo essere più completo, si batte continuamente per la pubblicazione della sua più recondita opera che purtroppo non viene per nulla apprezzata a causa della particolare tematica considerata contro morale. Egli si tuffa tra le braccia di alcune sostanze oppiacee lasciandosi andare completamente a tale benessere temporaneo. Un Casanova romantico e struggente fa quasi da alter-ego al nostro Ludovico che con la sua innata abilità poetica seduce chi lo legge. L' autore è parte integrante del racconto in se stesso perché  proietta con estrema delicatezza le proprie emozioni sensoriali che consolidano il proprio desiderio verso la donna amata; dando così sfogo ad uno stile espositivo ricercato e attinente al periodo storico narrato. Un finale struggente e al contempo incisivo, segna per sempre le vicissitudini del tanto afflitto Ferri. 


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