RECENSIONE: "LA PIANTAGIONE WALKER".CLAUDIA BRANDI.
New Orleans, 1832
Celia, giovane inglese, viene costretta dalla madre a trasferirsi in America a causa dei problemi economici sorti dopo la morte del capofamiglia. Sarà nella piccola cittadina di St.Francisville, New Orleans, che la ragazza conoscerà il ricco imprenditore Ashley Walker.
Un amore a prima vista, se non fosse per un problema all'apparenza insormontabile: Ashley possiede degli schiavi, fatto che per la giovane Celia risulterà intollerabile, considerata l'educazione puritana che ha ricevuto.
A Celia riesce impossibile immaginarsi sposata con uno schiavista, nonostante Ashley sembri determinato ad averla tutta per sé.
Tra pretendenti molesti, un'epidemia che metterà a rischio tutto ciò che Celia ama e conosce, e improbabili viaggi nella grande città creola, Celia e Ashley dovranno venire a patti con le loro differenze... perché l'amore, si sa, fiorisce là dove il compromesso impera.
Un romanzo storico che ci riporta nell'America del XIX secolo, il Paese degli ideali e di profonde contraddizioni.
Recensione a cura de La libraia matta 90
La storia si apre in maniera scorrevole dando ampio spazio ad una trama irriverente e brulicante. La protagonista principale del romanzo è una semplice ragazza inglese con la testa ben salda e con il cuore profondo e sincero. Viene costretta dalla propria madre a trasferirsi in America per rimediare ai problemi economici sorti dopo la morte del suo caro padre. Ed è proprio qui che l'intraprendente Celia incontrerà il ricco e spavaldo imprenditore Ashley Walker. Il corteggiamento da parte di Ashley sarà davvero evidente e Celia sarà a tratti struggente anche a causa del modo di essere del ricco uomo che purtroppo è favorevole allo schiavismo. Celia sarà naturalmente divisa tra due fronti: il suo amico di una vita Thomas e per l'appunto Ashley. Ma il cuore della giovane è già stato conquistato. Saranno tanto i pericoli, i pregiudizi e le infamie che i due innamorati dovranno affrontare. Più i due si ameranno e più le difficoltà li divideranno come l'avvento di una tragica epidemia e la cattiveria della gente. La Brandi ha dato vita ad uno splendido racconto, non tralasciando nulla e descrivendo alla perfezione ogni minimo particolare caratteriale dei protagonisti. L' unica nota dolente sono le narrazioni sequenziali che risultano un tantino prolungate, rischiando così di divenire prolisse. Ma per il resto è un romanzo che consiglio vivamente di leggere soprattutto agli amanti del genere regency.
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