INTERVISTA ALL' AUTRICE ROBERTA FARINA .


Buongiorno miei cari lettori. Oggi ho intervistato qui per voi ROBERTA FARINA; autrice di: "SEMPRE A PRIMAVERA ACCADONO LE COSE".

- Buongiorno Roberta, innanzitutto parlaci un po' di te e da cosa è scaturita questa tua passione per la scrittura. 

Mi chiamo Roberta e sono mamma di una figlia Dalila e nonna di 2 nipoti Ambra e Andrea che mi riempono la vita di Gioia. 

Lavoro come Assistente Amministrativa nella scuola. 

Mi considero  una persona affidabile e sensibile .

Mi piace leggere libri di psicologia di spiritualità, filosofia,romanzi .

Da bambina scrivevo sempre e mamma mi diceva potresti scrivere un libro,quella sua frase mi è tornata in mente e ho pensato fosse arrivato il momento di farlo .
Volevo condividere con chi lo leggerà cosa significa vivere con una mamma malata di demenza e lasciare un ricordo ai miei nipoti sulla bisnonna come era prima della malattia. Pagine di dolore ma anche di una ricerca costante della felicità,intravista in ogni raggio di sole e in ogni bambino che nasce. 
La scrittura rappresenta per me un modo per esprimere le emozioni, uno stimolo per la mente,la scrittura mi ha dato l'impressione di ricucire i pezzi metterli insieme e sentirmi intera,di trovare uno spazio dedicato a me.
Mi ha aiutato a fermare i ricordi. 

- C'è un'autrice/ autore, un libro in particolare che ti hanno segnato?

Un libro che mi ha particolarmente segnato è  "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry,sono grata alla  Scrittrice e Mentore per Autrici Daniela Montanari che ha curato il progetto del libro.

- Hai un sogno che vorresti si avverasse?

Il mio sogno è che la ricerca trovi una cura per questa malattia. 

- Infine vorrei tanto sapere se esiste un'altra opera in cantiere o se ti fermerai qui. 

Al momento mi fermo qui alla mia prima opera,poi chissà magari un giorno mi verrà il desiderio di continuare a raccontare qualcosa di questa esperienza,di come continuano a cambiare le emozioni e quanto sia fondamentale rivolgersi ai centri di aiuto e accettare il supporto di persone competenti medici e psicologi, per farsi consigliare come gestire meglio l'assistenza ai malati, per cercare di non ammalarsi noi poiché sono malattie lunghe e al momento non esistono cure e fondi necessari per aiutare i familiari.



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